4 APRILE 2009

E la papera non galleggia

6a00d83451d69069e200e54f96cb6a8834-800wiIl dibattito sul futuro dei giornali è ormai così serrato da essersi trasformato in un botta e risposta continuo. Così, Rupert Murdoch non fa in tempo a dire che “people reading news for free on the web, that’s got to change” (ti piacerebbe, eh, vecchio squalo?), che subito qualcuno gli risponde a tono: "Sorry, but the math just doesn’t work".
Ricapitolando, prima i grandi giornali sono arrivati su internet con tutta la sicurezza del loro grande nome, e hanno chiesto ai lettori di pagare per leggere le notizie. Poi, visto che i lettori disposti a spendere erano troppo pochi, e la concorrenza dei contenuti free troppo forte (alla faccia della loro presunzione di insostituibilità) hanno reso tutto gratuito pensando che maggiori volumi di traffico avrebbero fatto spendere di più gli inserzionisti.
Oggi si rendono conto che invece la pubblicità non è aumentata quanto speravano, viene perlopiù ignorata dai lettori e, come se non bastasse, la rendita delle edizioni cartacee è crollata e il mantenimento delle loro strutture è diventato insostenibile. Quindi vorrebbero tornare a bomba, e chiedere di nuovo ai lettori di pagare. Non ha funzionato prima, e non mi è ben chiaro cosa dovrebbe farlo funzionare oggi.
Non posso più leggere gratis gli articoli di politica del New York Times? Vado sull’Huffington Post, che francamente è pure fatto meglio (molto meglio), che è gratuito, agile, ed è nato direttamente sul web dalla semplice iniziativa di un piccolo gruppo di addetti ai lavori che avevano qualcosa da dire e volevano dirlo senza chiedere il permesso di un Murdoch di turno. E se Murdoch si compra il sito di Arianna Huffington semplicemente mi sposto su Drudge Report. E se compra Drudge cerco qualcos’altro, che magari già esiste o che non ho dubbi possa nascere rapidamente.

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