27 FEBBRAIO 2013

Sfida accettata

Ci ho ripensato. Questa cosa di Grillo è una grande opportunità. Sul serio. Ci chiama a una sfida epocale: quella di fare, finalmente, una serie di cose assolutamente giuste, urgenti e di buon senso che in questo Paese nessuno è mai riuscito a fare. Non ve le elenco, le sapete anche voi, ne discutiamo da tutta una vita: sono tutte quelle cose per cui l’Italia non è nemmeno lontanamente un Paese come gli altri. Non le abbiamo sapute fare nemmeno noi, e anche per colpa nostra. Ora abbiamo la possibilità di metterle lì, chiare e semplici, e di condividere con i grillini la responsabilità che vengano accettate o no: o proviamo a farle sul serio, e pulite, o aspettiamo che gli elettori ci puniscano di nuovo perché non le abbiamo fatte, questa volta in via definitiva e senza appelli. Ai grillini toccherà il compito di farci da coscienza. Risponderebbero che non ci vuole niente, e invece per loro non sarà facile. E ne risponderanno, quanto noi.
A noi va il boccino, l’iniziativa, e la capacità di spiegarla. Mica cazzi.
Ci riusciremo? Bersani, malgrado tutto, potrebbe essere l’uomo giusto per stare a capo di questa roba, e comunque lo è di fatto. Perché ho l’impressione che abbia fatto da argine contro altre tentazioni di governo, innominabili, provenienti dall’interno del Pd, e perché, lo credo, è una persona per bene, e qualche competenza ce l’ha. Due qualità che forse saranno importanti, finalmente, nel prossimo futuro.
Quanto agli altri, da Letta in giù, chissà. Io non credo che Letta possa passare da suo zio ai grillini, non è semplice. Dalle posate d’argento allo yogurt fatto in casa, voglio vederlo. In questo penso che Grillo abbia ragione, nella politica c’è parecchia gente che davvero non ha idea di cosa stia succedendo, non è preparata, non ha gli strumenti. Zero. Ma mica tutti: qualcuno lo aveva capito, e non si dica che è senno di poi. E’ senno di prima, molto prima, semplicemente non interessava ascoltare. E adesso, adesso interessa?
Nel caso, potrebbe essere, questa volta sul serio, il tramonto di figure mitologiche tipo D’Alema, considerate brillantissime perché in grado di capire materie oscure su cui sono i soli esperti in tutto il Creato. Forse nel mondo che ci attende si verrà considerati bravi se si sarà esperti in cose che tutti sono in grado di capire. Che è anche più comodo da verificare, se serve. Ed è il tramonto di cose tipo l’apertura al centro, le larghe intese, i governissimi e tutte queste cazzate tecniciste che ci siamo bevuti come acqua fresca per anni e anni. Ci sono nuovi mari in cui pescare: ma l’importante è non continuare a essere il pesce, se capite cosa intendo.
In ogni caso, vedremo. A ‘sto punto, non è che si possa fare altrimenti, peraltro. Ma bisogna avere un po’ di spirito, dai. Anche perché, se non funziona, la prossima volta non penso che saremo ancora noi a commentare quel che è successo. E, alla lunga, nemmeno Beppe Grillo.

  1. Contento tu abbia cambiato idea (non sarei elegante se tirassi fuori il nostro scambio di solo 72 ore fa vero?) :)

  2. Non faccio certo lo gnorri, è tutto agli atti immortali di Facebook. Continuo ad avere gli stessi dubbi sulla sostanza dei contenuti – diciamo così – ideologici. Ma non importa più, o prendiamo questa cosa con spirito d’iniziativa, o gli lasciamo le chiavi e andiamo a fare altro.

  3. Si, citazione di Makkox inclusa!

  4. Ti sottoscrivo Paolo. Secondo me non sarà facile da spiegare nemmeno per loro. A naso, dalle mie parti, tolti i d’alemini, sarà più facile da spiegare a un mucchio di persone…

  5. Sta nascendo un asse Napolitano-D’Alema-Veltroni per il governissimo con il PDL che potrebbe portarci alla fine del PD.

    A Napolitano va ricordato che è in scadenza. Che il prossimo Presidente della Repubblica si impegni, a colpi di 10% l’anno, a ridurre il budget del Quirinale del 70% in 7 anni.

    A D’Alema e Veltroni ricordare che politicamente sono morti.

     

    La linea Civati sui temi da proporre al parlamento (e quindi al M5S, anche) è anche la mia.
    Bersani faccia il premier ma si dimetta (anche come ha fatto Ratzinger, con una scadenza futura) da segretario del PD.
    Si voti a giugno (dico giugno per dire settembre)

  6. Pingback: Ne avevamo discusso già lunedì sera | [ciwati]

  7. Non è un caso che gli unici a supportare il tentativo con il M5S, a parte gli irriducibili fedelissimi del segretario, siano i “civatiani”. L’apparato (Letta, D’Alema & co.), quello che ha segato le gambe a Bersani, avrebbe preferito l’inciucio con B. Magari straparlando ancora di agenda Monti…

    O si fa qualcosa o si muore.

  8. Ben detto! O grillo o morte.

  9. MI state facendo paura. Cercare un’alleanza col M5S, anche su singoli temi, e’ una fregatura. Non vi illudete che vorranno in cambio solo la rottamazione dei nostri sempiterni e delle cose cui sono affezionati i sempiterni. Non vi illudete.

  10. anche secondo me è una grande opportunità. sarebbe bello vedere Bersani con un governo composto da figure di primo piano della società civile, tra l’altro.

  11. non c’è nulla da illudersi. O questo o il voto subito. E sarebbe illusorio pensare che a giugno vinceremmo, anche se candidassimo Renzi o Martin Luther King.

  12. E’ una follia. Siamo disposti a credere alle scie chimiche?

  13. Forse non è chiaro che non abbiamo più niente da perdere.

  14. L’europa? La democrazia?

  15. Non è che uno debba votare tutto quello che vuole il M5S. L’accordo è reciproco, chi non ci sta fa cadere il governo e si va comunque al voto.

  16. Non mi pare che il Sicilia Crocetta vada dietro alle scie chimiche..eppure.

  17. A parte che cosa vuole davvero il M5S solo Dio lo sa, o meglio Casaleggio.

  18. Condivido quello detto,ma mi chiedo se pensate che il M5S voti la fiducia al nuovo ipotetico governo o esca dall’ aula?

  19. Se escono dall’aula niente fiducia, in Senato ci vuole la maggioranza qualificata. Beh, vedremo.

  20. Quanti ce ne servono, in senato? 35? E se puntassimo a selezionarne un 35 decenti e li emancipassimo dal controllo di Grillo e Casaleggio? Troppo spudorato?

  21. Saremo accusati di compravendita, tipo Scilipoti ecc..

  22. Alla fine l’ incarico lo deve dare Napolitano e da quello che ho letto in qualche articolo ( dagospia) sembra che abbia pressioni per Amato…

  23. Amato da chi? Se si vuole consegnare il paese a Grillo col 100% mi pare la via migliore.
    A me la proposta di Bersani pare abbastanza circoscritta e, almeno dalle mie parti, non mi sembra così lontana dall’umore della base. Che certe cose le chiede da un po’.

  24. Mah, che vi devo dire, possiamo anche fare il tentativo, ma bisogna stare molto molto attenti…

  25. Condivido quello che dici, ma le pressioni verrebbero dall’ Europa, se il pd vota un nuovo governo tecnico è la sua fine….

  26. Ma la sfida deve accettarla il PD o Grillo? Perchè capisco che convincere un Enrico Letta di questa opportunità non sarà facile, ma ottenere un voto di fiducia da Grillo e dai suoi dilettanti allo sbaraglio mi pare una sfida impossibile. Almeno per due ragioni:

    1) Il m5s funziona solo come movimento di opposizione e di protesta. Agli occhi degli elettori non sarebbe un tradimento inaccettabile un’alleanza con Gargamella? Grillo questo lo sa. E sa benissimo che se va in parlamento a prendere il posto del fu terzo polo, a fare da stampella ad altri partiti sarebbe morto. Non importa che in Sicilia stia succedendo così, qui è diverso: ci sono i riflettori e le telecamere puntate, c’è l’attenzione e l’eccitazione che la politica nazionale muove nell’opinione pubblica. Ben presto temo (ma spero di sbagliarmi, e spero che tu abbia ragione) sarà chiaro a tutti che lo scopo del m5s sarà quello di fare in parlamento quello che faceva nelle piazze: chiasso, ostruzione, protesta, fronte contro gli odiati politici di professione. D’altra parte è l’unica cosa che hanno imparato a fare, è il loro abito naturale.

    2) Grillo sa che se si andasse alle elezioni entro l’anno, dopo un bel “governissimo” pdl-pd in cui lui non si fosse sporcato le mani, avrrebbe in mano l’Italia. Ora, non capisco fino a dove Grillo e il millenarista Casaleggio vogliano spingersi, ma la mia paura è che questo sia solo l’inizio; oggi entra trionfalmente in parlamento, domani si prende tutto. Se è così allora dobbiamo iniziare a considerare il rischio che il m5s si rilevi un partito fascista, certo in una forma nuova da quello che siamo abituati a considerare fascismo, ma non meno pericoloso. Non ci siamo dimenticati di tutte le dimostrazioni di illiberalità e antidemocraticità cui Gillo ci ha abituati, vero?

    Piero
  27. Se escono dall’aula va bene. E’ l’astensione che conta come voto contro

  28. Guardate che la proposta Civati è naturaliter un invito alla selezione, una selezione postuma che è poi l’unica selezione che conta.

  29. Sono perfettamente d’accordo, anche per il fatto di aver cambiato idea. Sono anni luce lontano dal M5S ma sicuramente un governo appoggiato dai “grillini” sarebbe un male minore rispetto a una grande coalizione suicida. Su diversi punti si può trovare una sintesi, basta che poi non finiamo a vietare le scie chimiche e a fare referendum sull’euro, ma ne dubito.

    Inoltre storicamente in Italia le riforme vere (quelle profonde e strutturali che cambiano la vita della gente) si fanno solo quando il “palazzo” è sottoposto a immani pressioni esterne (vedi gli anni ’70).

    Altro che stallo, questa potrebbe essere un’occasione irripetibile. E poi Bersani è la persona giusta per “governare col 49%”, come diceva lui stesso, no?

  30. bravo paolo! sono d’accordissimo, e te l’avevo detto pure ieri…

    Carlo M
  31. ciò detto, solo una cosa:

    popolino vedrebbe bene un governo pd-sel con l’appoggio esterno del m5s, oppure un coinvolgimento diretto del m5s nel governo??

    Carlo M
  32. Welcome. Nell’incertezza, vai dove non va D’Alema, raramente ti sbaglierai (e sì, valeva anche per le primarie).

  33. se facciamo il governissimo siamo morti.
    se per qualcuno è una prospettiva allettante, si accomodi.

  34. Giampi, io il governissimo non lo voglio. Purtroppo cerdo che la via d’uscita non possa essere un governo col M5S.

  35. ce ne sono altre?
    no perchè ricordati anche che siamo in semestre bianco eh.

  36. Ma un governo va fatto per forza?

  37. Pingback: forse non mi sono spiegato | «com’è bello qui.»

  38. Inventati un logo. Voglio diventare un cossutiano per Civati.

    doriano
  39. Il marchio di Popolino non va bene? ;)

  40. Ansa: Grillo, M5S non voterà fiducia a Pd né a altri

    Beh, è stato bello finché è durato.

  41. Concordo con Popolino, scrive quello che pensavo tra me e me ieri sera. In sostanza: questo risultato elettorale ci costringe a provare a cogliere una opportunità su contenuti per i quali in tanti ci siamo battuti nel PD.

    Approfitto per fare una domanda: essendo nel semestre bianco Napolitano non può sciogliere le camere appena elette. Potrebbe invece farlo il nuovo presidente che se non sbaglio si eleggerà in aprile. Non so se ancora in tempo utile per un voto anticipato entro l’estate. Dico bene?

    FaustoB
  42. Ci ho sperato per 24 ore pure io ma, e mi ha già anticipato Stefano, è già finita. Il post di oggi di BG è per tutti gli amici del Pd e di Sel che hanno avuto la bella pensata di votare per questo massimalista esaltato, schiacciando il paese nella morsa mortale tra B e BG (perchè sarà mortale, qui rischiamo che tra un po’ scende in campo qualche generale, e non con una videocassetta a reti unificate). Grillo ha delle belle idee che nascono da  una rabbia condivisibile, ma comunque è un esaltato e con un progetto oscuro che con l’uscita di oggi dimostra di voler solo distruggere tutto.

    Sono affranto.

     

    Fabbrizz
  43. Siamo veramente in un angolo.

    l’accordo con il PDL è cosa folle vuol dire veramente non avere ancora capito niente e non aver capito cosa sta chiedendo il paese. Cambiare passo non è andar dietro alla pancia ma cogliere un’occasione per darci una svolta per essere veramente il NUOVO ma non un nuovo ammasso di qualcosa ma un NUOVO partito finalmente moderno.

    Dall’altro lato Grillo, lo vediamo anche in questi minuti, è difficilmente gestibile, ma dobbiamo provarci per affrontare a breve la prossima campagna elettorale a testa alta.

    Bene che ci sia Bersani, bene che stia arginando queste spinte interne suicide e speriamo che sia la volta buona di aprire il “caminetto” a voci nuove, perchè ( e lo dico da ferma sostenitrice delle capacità politiche) bisogna dirlo che il progetto di D’Alema dei governissimi e le aperture hanno sempre fallito e ora è l’ora del basta.

    Diamo l’agenda e che sia un’agenda forte con i temi del rinnovamento e che non ci sta avrà pochi argomenti nella prossima campagna elettorale.

    @luheteo

     

     

    luheteo
  44. Grillo, ha appena sfanculato Bersani. Bene, Pigi vada in par.lamento (io preferirei lo facesse non più da segretario del PD ma è un dettaglio). Staniamo Grillo, dica chiaramente che i voti del PDL non li vogliamo (magari è l’pccasione buona per cacciare a pedate ne culo un pò di pesi morti che ci tolgono solo voti e credibilitá – i nomi li conosciamo) e andiamo a votare a settembre. Il candidato premier ce l’abbiamo giá, civato segretario (magari fanno meno le fighette e rifanno pace in nome della nostra salvezza) e vediamo poi come vanno le le elezioni. Speriamo che i caminetti prendano fuoco. Sul serio.

    L'ottimista
  45. L’ottimista, direi che le differenze Renzi-Civati (per come sono emerse nei mesi scorsi) sono difficilmente conciliabili, non han mica litigato due fidanzatini che devono fare pace, si parla di due posizioni ideologiche molto diverse.

    Intanto vorrei sapere cosa pensa Renzi di questa situazione e cosa farebbe lui, cosa pensano Bersani e Civati lo sappiamo….

    @luheteo

     

    luheteo
  46. Ragazzi, proviamo ad essere ragionevoli.

    Le uniche alternative minimamente praticabili (a livello matematico) in Parlamento, al momento, sono due: o il governo centrosinistra-M5S o la grande coalizione. Tertium non datur.

    E’ possibile che Grillo abbia rifiutato la proposta di Bersani per alzare la posta, per accontentare il suo elettorato, ma continuo a pensare che sia la soluzione più verosimile a medio termine. Non parlo di alleanze ovviamente, ma di un governo monocolore fatto da una delle due parti con l’appoggio esterno parlamentare dell’altra parte. Forse chiedere ai grillini di appoggiare un governo Bersani (anche se l’appoggio fosse accordato sulla base di punti concreti, limitati e condivisibili come quelli presentati ieri) è troppo; a questo punto forse si dovrebbe ribaltare la situazione, buttare sul M5S l’onere di formare un governo e assicurare ad esso l’appoggio esterno del centrosinistra. (Sai che divertimento vedere Bindi e Fassina che gli votano la fiducia).

    So che sembra fantascienza, ma ricordiamo che l’unica altra possibilità è una nuova grande coalizione à la Monti, che è proprio quello che Grillo vuole. Perché sarebbe l’unica opposizione, griderebbe (giustamente) all’inciucio e alle prossime elezioni, tra sei mesi, prenderebbe il doppio dei voti di stavolta.

    Un governo bisognerà pur farlo, no?

  47. Penso che le differenze tra Renzi e Civati siano minori di quelle tra Civati e Fassina o Bindi, o Letta (magari mi sbaglio). Ora è il tempo dell’unione delle facce nuove (sono un sempliciotto). Quello che pensa Renzi lo si può immaginare, searlasse ora sarea sarebbe solo casino aggountivo. Apsettiamo

    L'ottimista
  48. Stefano hai perfettamente ragione, purtroppo è un momento in cui dobbiamo pensare al PD in due direzioni:

    1-come uscire ottimamente dalla situazione attuale in Parlamento:e quanto dici è giusto: in termini prettamente elettorali (usiamo un pò di distacco per non sentire il mal di pancia) un governissimo sarebbe punito amaramente dagli elettori (e credo sia il motivo per cui il PDL ci tiene tanto) mentre la richiesta dell’appoggio al M5S (nonostante tutto lo schifo che ci butta addosso Grillo) metterà quel movimento di fronte alle sue responsabilità e sarà difficile poi urlare contro in campagna elettorale. Speriamo che Bersani non ceda alle pressioni di Napolitano per un eventuale governo alternativo di (sigh) Amato!

    2-l’organizzazione interna: Bersani sia forte ad arginare le vecchie spinte e da qui al prossimo congresso sia un momento di forte riflessione per portarci a un rinnovamento vero e a un innesto di nuovi progetti che possano bilanciare i soliti dirigenti che magari hanno bisogno di un nuovo spirito critico

    @luheteo

    luheteo
  49. Luheteo, sono d’accordo. Spero che la proposta Amato fosse una boutade, altrimenti chi ci ha pensato anche solo per un attimo è da rinchiudere e buttare via la chiave.

    Continuo a pensare che Bersani abbia le capacità di mediazione necessarie per gestire le trattative (se magari evita di esasperare gli animi è meglio), il mitico #palazzopigi di cui si parlava entusiasticamente fino alla settimana scorsa non sarà eroico come ci aspettavamo ma per me un governo Bersani rimane plausibile se i grillini si mostrano più lungimiranti del loro capo.

    Certo, l’organizzazione interna del Pd è probabilmente la questione principale in questo momento: spero non solo che il Congresso venga anticipato, ma che Bersani si dimetta da segretario contestualmente all’assunzione del mandato esplorativo (cosa che comunque mi aspettavo facesse già in tempi non sospetti, vista la vicinanza alla scadenza del mandato). Però non basta il segretario: dovranno cadere un bel po’ di teste per rendersi presentabili a quelli che in Parlamento hanno la golden share che doveva spettare, secondo gli eminenti politologi di tre giorni fa, a Monti.

    Nutro buone speranze per la direzione nazionale che è stata convocata per il 6 marzo.

  50. Ma politicamente parlando che convenienza ha Grillo a fare un accordo?

    Voglio dire, potrebbe farlo giusto per responsabilità o per aiutare il PD. Ma lui ha già detto che il PD lo vuole morto, e la sua maniera di essere responsabile nei confronti del paese è radere al suolo l’attuale classe politica. Dal momento che se dice picche, siamo realisti, non si va a nuove elezioni ma la prima fiducia la vota Silvio, e su Grillo piove un altro mare di voti, per quale motivo dovrebbe aiutare Bersani?

    L’unica via d’uscita dall’impasse è che Napolitano il primo mandato esplorativo lo dia proprio a lui. Ma Napolitano, già si sa, sta pensando ad Amato. E facendo due più due… :(

    Mauro Buti
  51. Mauro, ha convenienza, non ce l’ha? Non importa, non siamo nella condizione di poter fare questi ragionamenti. Facciamo una proposta chiara, agli italiani. Lui la rifiuta? Se la rifiuta ne parliamo in campagna elettorale.

  52. Paolocoss esatto! è l’unica strada

    mi scoccia solo che Bersani con tutto quello che c’è da fare per perseguire questa soluzione debba perder tempo dietro alle visioni antitetiche di Letta and co.; purtroppo appoggiate da Napolitano a cui noi siamo molto sensibili si sa

    @luheteo

    luheteo
  53. Paolo sono d’accordo, ma Grillo tiene questa linea proprio perché realisticamente sa che non si andrà a votare subito. Un tentativo bisogna farlo, se non altro per fare la legge elettorale (sennò rivoti, e sei di nuovo da capo). E per fare la legge elettorale chi te la da la prima fiducia?

    Se Grillo non te la da non è che ci siano molti altri candidati possibili. E come sai andare a fare campagna elettorale dopo anche solo tre mesi con Silvio avrebbe un unico possibile risultato. La situazione è una lose-lose, tu puoi anche fare una proposta credibile ma se lui risponde: “Perché dovrei dare fiducia a prescindere a gente che ha governato dieci anni e che nell’ultimo anno e mezzo ha fatto il contrario di quello che dice di voler fare adesso?” alla fine col cerino in mano ci rimani comunque tu.

    Per uscire dall’impasse vedo solo Bersani che fa un grosso passo indietro e un mandato esplorativo a una figura del PD molto più vicina a Grillo (Pippo, o la Serracchiani), o meglio ancora mandato esplorativo a Grillo stesso. Purtroppo deciderà Napolitano, e se tanto mi da tanto alla fine la spunterà il buon vecchio caminetto (e sarà un disastro).

    Vediamo, ma credo che le cose faranno inevitabilmente il loro corso. :|

    Mauro Buti
  54. Son d’accordo con Paolo, giornata storica direi. Non abbiamo molto da perdere, abbiamo fatto tantissimi errori e non possiamo pretendere di poter salvare capra e cavoli. Bersani o chi per lui deve fare una proposta chiarissima al M5S e poi decideranno loro. Se non va si torna ad elezioni. Se ci stanno e’ una occasione pazzesca per fare due o tre cose importantissime per il paese e per farle bene, senza accordi al ribasso che dovremmo cmq fare con un’alleanza col PDL.

    Bersani pero’ o si dimette o la smette di fare conferenze stampa dove trasuda livore e balbetta metafore a meta’. E’ un comunicatore orribile e non sa perdere/fare autocritica. Deve uscire di scena presto.

    Marco S.
  55. Comunque in tanti si sono offesi per le parole di Grillo (ovvero di Casaleggio), ma la definizione di Bersani come un (politicamente) morto che parla, è tremendamente azzeccata: non sarà più il segretario del partito, non riuscirà mai ad essere il premier.

    E’ un giudizio politico molto puntuto, servito in salsa vernacolare-iperbolica, non un insulto. A leggere molti di questi commenti, Bersani è veramente un morto che parla. Ha i giorni contati, ahimè.

  56. Per una volta sono d’accordo con Grillo, (ve l’avevo detto) da subito dopo il voto: Bersani politicamente è un cadavere. Lo si sa, se ne prenda atto. Un’ultima cosa può (e deve) fare, tentare di fare un governo, è un suo diritto/dovere, ma da segretario dimissionario annunciato.

    Detto questo tutto si può fare di qui al 15 e dal 15 in avanti.

  57. Amici, compagni, forse non avete ben chiaro che cosa sta succedendo.

    Bersani in questa fase va sostenuto con forza (evitare di dargli del “cadavere” potrebbe essere un buon inizio…) perché lui e i suoi vogliono insistere con l’approccio al M5S, ma c’è una fronda interna guidata udite udite da D’Alema e Veltroni (lo so è incredibile, però vogliono ancora dettare legge) per scaricarlo e puntare al governissimo con Berlusconi.

    Paolo vorrei mettermi in contatto con te e Civati. Anche qui a Roma la base ribolle. Bisogna mobilitarsi! Contro questa assurdo, ma purtroppo non improbabile, progetto-porcata.

    Carlo M
  58. Ahahahah!

    Ancora qui a fare il fantacalcio? Il primo colpo di ramazza non è bastato?

    Occorre parlare delle cose da fare non dei modi per salvare i giocatori. Al prossimo giro si andrà giù ancora più pesante. Ci sono intere famiglie che hanno votato (e pagato l’euro) alle primarie del pd e che hanno infine votato mv5s!!

    Che fa cagare, ok, ma almeno ra-ma-zzzzzz-a

    Furbissia
  59. Carlo, Bersani è una brava persona ed un ottimo “player” istituzionale, ha il pallino in mano.
    Annunciare le dimissioni (magari tra 3 mesi) da segretario è un atto di chiarezza e non toglie i suoi pregi.

    la carriera politica di Bersani finisce non appena finirà questa legislatura (4 mesi?), non si deve candidare più.

  60. Pingback: Vita della formica | Popolino | Il blog di Paolo Cosseddu

  61. Comunque, ragazzi, il PD e’ stato alleato fino al 2008 con uno che credeva nell’abolizione della proprieta’ privata. Mica robetta come le scie chimiche….

    Che sara’ mai trovare quattro cose ragionevoli da fare insieme ai grillini?

    In bocca al lupo.

    Fabio
  62. @filippini

    questa volta sono d’accordo con te su tutta la linea, non sono d’accordo su renzi, ma amen.

    bersani è veramente finito, senza nulla togliere ai suoi molti pregi, il posto che occupava (e che avrebbe potuto occupare) sulla scena politica, ora non lo occupa più. e non lo occuperà mai. tenersi un cadavere in casa a lungo, lo fa puzzare. se è vero quel che si dice, che si voleva dimettere e che il partito non glielo ha permesso, è un atto di sadismo verso la figura politica di bersani a cui non sarà garantita un’onorevole uscita di scena stritolato tra grillo e napolitano (entrambi lo spingono all’impraticabile governissimo con B.).

    Il colpo di coda di Bersani potrebbe essere un governo di gente pulita (con premier civati) e non di dinosauri che si presenti alle camere. quella sarebbe un’uscita di scena grandiosa, non avrebbe nulla da perdere, visto che il suo destino politico è comunque segnato.

  63. Umanesimo, ma perché vuoi bruciare Civati in questo Vietnam?