24 APRILE 2012

La bèla Rosina

Cercavo un’immagine adeguata a corredare il formidabile pezzo che Stefano Catone ha scritto per Prossima Italia sugli antichi problemucci della Lega coi soldi, e su un clamoroso e rimosso precedente in particolare, quando mi sono imbattuto nello strepitoso archivio del circolo leghista La Martinella di Milano.
L’ho divorato come un antropologo che si trovasse per le mani una copia ancora imbustata nel cellophane dei rotoli del Mar Morto, e tra le tante perle vi ho scovato questo ritratto di una signora che in questi giorni è stata piuttosto al centro dei problemi leghisti, oltre che delle cronache politiche e giudiziarie.
Che a vederla oggi non la si toccherebbe con la punta di una canna da pesca, ma ai suoi tempi, signori miei, penso facesse girar la testa di molti uomini (compreso Gipo Farassino, a quanto pare).

  1. il tempo non è un gran galantuomo, checché ne dicesse mio nonno

  2. pensavo fosse la Marcegaglia

  3. Perchè tu, caro mio, non leggi Vanity Fair…oltre alle teste, pure di canne da pesca ne son girate parecchie fin dalla tenera età. Poi è arrivata la folgorazione leghista, ha rinnegato fieramente di essere nata e cresciuta in un piccolo paesino del meridione e, soprattutto, il tutto è corredato da una foto in piscina con Bossi che mi fatto saltare il pranzo.. Tzè, la cultura! :-)

  4. il sottotitolo “la gnocca che non ti aspetti” è uno spettacolo!