18 NOVEMBRE 2011

Ogni epoca ha l’Enrico che si merita

Mario,
quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente.
Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!
Enrico

Non ho parole. O forse sì, ma mi censuro per il bene del Paese e del partito, come impone la moda del momento. Ma questa me la segno, anzi, mi faccio un bigliettino.

  1. Caro Paolo, sono al limite della sopportazione…

  2. ‎…minchia siamo anche noi ai pizzini…d’altronde Latorre docet!!! :( (

  3. mi spieghi cos’ha di scandaloso quel biglietto? Domanda non retorica, non capisco.

  4. Eh, neanch’io ho capito

  5. Il bigliettino esiste, il link manda alla notizia riportata dal Corriere. L’attribuzione è incerta, ovviamente, ma altrettanto ovviamente viene abbastanza automatico farsi un’idea dell’autore.

    Quanto alla domanda di Francesco, visto che in questi giorni si discute molto di questioni di stile, secondo me il tono del biglietto non va bene. Parere personale, intendiamoci.

    Anticipo, Francesco, l’obiezione sulla normalità dell’uso di toni informali in sedi ufficiali, specie quando sono contenuti in comunicazioni personali e improvvisate, che ovviamente non erano state pensate per esser sparate sul Corriere. Lo capisco anch’io che la gente si parla, anche i primi ministri coi deputati, e non sempre col sottofondo della banda che suona l’inno nazionale.  Tutto normale, in tempi normali, ma questi non sono tempi normali – mi pare lo si sia stabilito anche formalmente, in particolare oggi – e quindi serve un po’ di attenzione in più. Ed essere un po’ meno fessi, un po’ più prudenti, che non si sa mai.

    Soprattutto, non  va bene il metodo. Perché spererei che vi siano sedi un po’ più serie in cui discutere di certe cose, e comunicazioni più adatte del bigliettino di Enrico al Premier. Anche perché, col clima che si respira, questo è proprio il genere di cose che alimenta sospetti e sfiducia generale: sfiducia che evidentemente è fondatissima, peraltro. Ma anche se tutto questo fosse in buonissima fede, se per parlare a Monti il Pd deve usare questi canali, come dire, la situazione è persino più grave del previsto.

  6. A me il tono pare molto educato e soprattutto rispettoso: chiede se e come può dare una mano ed è sinceramente contento. Il PD ovviamente discuterà dei viceministri, come ha discusso dei ministri, dato che vuole votare la fiducia al governo fino a che sarà necessario. Una cosa è certa, tra l’altro: il PD non sta chiedendo posti per sé. Sappiamo infatti che Monti voleva darglieli moltissimo e che il PD ha detto no.

  7. Sinceramente Paolo non trovo alcunchè di scandaloso nel biglietto. Magari Monti è stato semplicemente un pò sprovveduto ( o inesperto) nel tenerlo tra le dita, mostrandolo senza accorgersene mentre interveniva. Ma onestamente al di là dello scoop giornalistico, penso che rientri nella assoluta normalità e probabilmente anche in un atteggiamento abbastanza “deferente” verso ( il prof.) Monti. Mi scandalizzano assai di più alcune cose che ho sentito nel dibattito in aula . E purtroppo non solo dai banchi del centrodestra. Di Pietro non mi ha inorgoglito come potenziale alleato.

    Gianni Sanna
  8. Ma sì Gianni, hai ragione. E’ stata una mossa azzeccatissima.

  9. What if?

    Monti, tutt’altro che uno sprovveduto novellino di assemblee, parlamenti, ecc, non sventolerebbe un pizzino così a favore di teleobiettivi se volesse tenerlo per sè…

    Giorgio G.
  10. massì, ma dov’è lo scandalo…in fondo, l’avesse fatto nicolò ghedini saremmo tutti qui a dire che è tutto normale giusto? il problema secondo me non è solo la forma, ma anche la sostanza, di qualcuno che oltre a prostrarsi un cicinino in più del dovuto, riporta anche la genuflessione del segretario  e il senso abbastanza esplicito è: mai saremmo stati in grado politicamente di fare un governo serio, questo è un miracolo venuto dal cielo, non abbiamo alcuna idea alternativa quindi dimmi quel che devo fare per farti stare lì fino al 2020. alla faccia del grande partito riformista, che appoggia una sobria destra liberale.

    GP Giampi
  11. Monti sprovveduto? E’ la battuta del secolo.

    Di per se il bigliettino non è niente di che (regaliamo delle buste per Natale ad Enrico Letta, però): la cosa non mi scandalizza per il contenuto, ma per la forma, da vecchi compagni di scuola, assolutamente non adatta (oltretutto Monti pretende il lei da tutti).

  12. Giampi, non è che non abbiamo una idea seria: ce ne sono molte. C’è poca lealtà interna. Le uscite di Orfini e di Fassina nelle ultime due settimane (e dei loro cloni in sedicesimo sul territorio) sono state imbarazzanti. Da stasera si apre una bella discussione nel PD, speriamo di esserne all’altezza, speriamo soprattutto di non rinviarla ulteriormente.

  13. Scusatemi, cosa volete che sia una comunicazione scritta, perché questo è, in confronto all’immagine pietosa e irriverente di un parlamento che se ne fotte di chi parla, di parlamentari che si fanno i cazzi loro, che chattano, leggono il giornale e tengono un comportamento da osteria, un parlamento di ignoranti, leccapiedi, puttane e incredibilmente anche magnacci,  entrati nel tempio della democrazia a 20.000 euro al  mese , non si sa perché e come.

    Fausto Fabiano

     

    fausto fabiano
  14. Filippo, non ho detto che non abbiamo un’idea seria, ma che è quello che “esce” dal bigliettino. L’impressione che dà. Son d’accordo sulla discussione, che si faccia.

    GP Giampi
  15. Pingback: Il cerino | Popolino | Il blog di Paolo Cosseddu