6 GENNAIO 2010

Vesti la giubba, la faccia infarina

itMi giungono voci secondo le quali mi sarei candidato solo per danneggiare qualcuno e avvantaggiare qualcun’altro, magari ritirandomi al momento buono, guidato da una regìa più o meno occulta.
Evidentemente ci sono persone per cui la chiarezza è talmente inconcepibile da dover vedere sempre, in ogni cosa, fini reconditi. Anche quando non ce ne sono, o meglio di fini ce ne sono solo di palesi.
Mi spiace per loro, per la loro povertà di spirito e comprensione, e mi tocca quindi chiarire che va bene tutto, il giudizio di essere personaggio sovente sopra le righe, il linguaggio anticonformista, l’approccio alternativo, l’irrivenenza, la poca tolleranza verso i rituali e l’autorità, ma davvero non smanio per ricoprire il ruolo del clown in questo circo. Anche solo per il semplice fatto che la concorrenza sarebbe troppa. Ho scelto di fare questa cosa, ci ho messo come si suol dire la faccia, e ho tutte le intenzioni di farla per bene, per quanto me lo possono permettere i miei limitati mezzi, anche se mi rendo perfettamente conto delle difficoltà. Ma penso di aver delle cose da dire, e le dirò.
Il trucco e parrucco del pagliacco li lascio volentieri ad altri, "e ognun applaudirà".

  1. Cos’è questo silenzio… questa non è politica, è personalità.
    Voi, sostenitori del gentile personaggio, imparate a fare la differenza fra il profumo chimico e l’odore. Meglio una mela, che un aroma di mela, meglio la sincerità della pubblicità.
    F.F.

    utente anonimo