10 LUGLIO 2013

Un pomeriggio molto più lungo di questo

Dividiamo il mondo in due, per semplificare. Se non vi interessa il Pd, credetemi che vi capisco, ma qui stiamo facendo un’altra cosa, che comprende il fatto di restarci dentro, ebbene sì, mi spiace. So che non la capite, ma non so che dirvi, quelli come me la capiscono e ci credono persino. A quelli cui invece dopotutto il PD interessa, rendetevi, rendiamoci conto che noi dobbiamo portarci via il partito e tenere il più possibile il punto, ma non dobbiamo dare a nessuno di quei 101 stronzi il pretesto per dipingerci come dei borderline che sostanzialmente non ne fanno più parte, non solo per l’annoso tema delle espulsioni, ma perché nella prassi siamo noi che ce ne siamo andati.

E’ difficile? E’ un lavoro di merda? Ci sono giorni come questo in cui manderesti affanculo tutto e tutti? Sì. Certo. Se fosse stato facile non saremmo in questa situazione, e quindi cerchiamo di tenere botta, per cortesia.

  1. Dopo l’astensione sul governo, anche quella su Epifani…

    Sì, l’ultima astensione di Civati. D’ora in poi voterò a favore o contro.

    (intervista a Left)

    Andrea da Rovereto
  2. Non saprei. A me onestamente sembra, vista l’aria, che la melina potrebbe essere la pratica migliore; il PdL sta sostanzialmente esplodendo da solo. Non credo vogliano tornare di fronte agli elettori, preoccupati dalla crisi, perché il capo è stato condannato in Cassazione. Questo può dare al governo e al PD un bel po’ di margini di manovra nei prossimi mesi, a voler aspettare.

    Che poi onestamente questo rinvio di oggi io non lo trovo schifoso. La trovo una bella presa in giro del PD ai danni del PdL, invece, un rabbuffo per tenere buono il bambino discolo mentre si ride delle sue marachelle.  Della serie, sì buono, rinviamo oggi ma domani a scuola, monello. Io sono onestamente curioso di vedere cosa succede fra poco, dopo la sentenza. Probabilmente sarà divertente.

    Più che altro però io parto da un presupposto: che non sia possibile fare nulla di significativo per almeno altri tre mesi, e quindi tanto vale passare il tempo in maniera tranquilla. Prima che ci sia il congresso del PD, la sentenza a Berlusconi ma soprattutto (ché quelle sono bazzecole) le elezioni tedesche, non si potrà muovere nulla. Tanto vale far melina allora ..

    Luca Venturini
  3. @Luca, il tuo discorso regge solo se alla fine Berlusconi viene condannato. Altrimenti sarà stato il Pd ad avere perso tutto, la faccia in primis.

    Mattia
  4. @Mattia, no in realtà il mio discorso si regge su un altro pilastro: cioè che non si tornerà alle urne per un bel pezzo (per fortuna, aggiungo). L’unica persona che ha il potere di sciogliere le Camere anticipatamente, il presidente Napolitano, è palesemente contrario ad ogni ipotesi in questo senso; inoltre non conviene da un punto di vista politico né al PD né al PdL. Per cui la figuraccia di fronte agli elettori mi sembra onestamente il male minore; il male maggiore sarebbe la caduta del governo.

    A me onestamente questo stato di cose va bene; più che altro perché identifico in Lega, M5S e parti conservatrici di SeL gli avversari politici principali del PD in questo momento. Un ritorno alle urne farebbe precipitare le cose e darebbe spazi a quei tre movimenti, tutti populisti ed estremamente conservatori, nonché abili nel rubare voti più al PD che al PdL. Tutti movimenti tra l’altro anti-europesti, in un momento in cui l’unica salvezza può venire da accurate manovre politiche in ambito europeo …

    La preoccupazione per l’ambito europeo, nonché i problemi di incertezza anche finanziaria che avremmo intrinsecamente nel momento in cui si tornasse alle urne, sono a mio modesto parere le ragioni che portano il presidente Napolitano a rifiutare l’ipotesi di scioglimento delle Camere. Al che l’unica cosa che si può fare nei prossimi lunghi mesi è la melina.

    In questo momento si deve somatizzare, ingoiare rospi, e andare avanti. La marcia è ancora molto, molto lunga.

    Luca Venturini
  5. Fatico a vedere qualcosa di positivo nel momento attuale, sia per il Paese che per il Pd. L’Italia vivacchia, il governo vivacchia, e il massimo che si può chiedere a una maggioranza così strampalata è di amministrare ordinatamente l’esistente. Nessun colpo di reni, nessun rilancio può venire quando si è costretti a buttare nel cesso 4 miliardi per l’Imu. Per il Pd, dubito che il perdurare di questa maggioranza lo renda più forte verso i suoi “avversari politici principali”, come li chiami tu. Anzi, direi che i rospi ingoiati come oggi (e chissà quanti ne seguiranno) non fanno che dare buoni argomenti a chi dice che le larghe intese fanno solo male al Pd. Per inciso, io sono ancora convinto che l’avversario politico principale del Pd sia il Pdl. Amen.

    Mattia
  6. Di nuovo, fatico a comprendere la spaccatura, le astensioni e i rumoreggiamenti dei renziani e di Civati. Soprattutto di fronte alla realtà dei fatti: in pratica s’è accordato a un partito che chiedeva alcune ore per discutere al proprio interno il tempo necessario. Nessuna sospensione, nessun atto simbolico contro la corte di cassazione: le ore saranno recuperate lunedì.

    Tra l’altro pare che la pratica sia relativamente diffusa e giusto un paio di settimane fa il PD abbia chiesto qualcosa di simile per potersi riunire e discutere.

    Ora, capisco tutta l’insofferenza, ma arrivare a negare a un partito la possibilità di riunirsi….e lo dico da uno che leggendo frettolosamente i titoli dei giornali stava già pensando di mandare qualche mail infuriata al partito: ma come si fa a concedere sospensioni per protesta contro la cassazione?? Poi ho letto un po’ di articoli, ho capito come stavano le cose e mi sono calmato.

    AndreaS.
  7. @AndreaS esatto. E direi che probabilmente non sarai il solo a calmarti.

    @Mattia quello che dici avrebbe importanza nel momento in cui si vada ad elezioni in tempi brevi (entro l’anno). Come ho argomentato nei commenti precedenti, non credo che accadrà, per cui quello che possiamo pensare come elettori ha meno importanza in questo istante di quanto non ne avesse l’anno scorso (con le elezioni alle porte). Il che è normale e fisiologico.

    Sono perfettamente d’accordo sul fatto che al momento vivacchiamo e poco più. Il problema è che in questo momento storico mi sembra seriamente il massimo a cui possiamo ambire. Per riuscire a fare qualcosa bisogna aspettare che le condizioni a livello continentale cambino (le famose elezioni tedesche) e farsi trovare pronti in quel momento (cioè con un profilo internazionale riconosciuto, con gente rispettabile e rispettata al comando, che non compia strappi costanti all’edificio europeo). Sarei stato d’accordo anch’io fino all’anno scorso che l’avversario politico principale del PD fosse il PdL; ma al momento si tratta di un partito fortunatamente in caduta libera con un leader iper-bollito e nessuna seconda fila degna di nota. Il M5S, la Lega e SeL sono molto più perniciose per una strategia a livello europeo di quanto non lo sia il PD.

    Poi anch’io vorrei vedere alcune (non tutte) delle idee e pulsioni di SeL più integrate all’interno del PD, come ad esempio un maggiore sostegno alla domanda e una maggiore protezione dei lavoratori. Ma per ottenerle prima bisogna passare dalla strada tracciata da Monti, ovvero andare in direzione contraria. Tentare con baldanza di ottenere subito quel che si vuole porta all’ostracismo e all’insuccesso, vedasi Grecia: l’Italia non è l’unico posto in cui la via più veloce tra due punti non è la linea retta bensì l’arabesco, anzi!

     

    Full disclaimer: come penso si sia capito, comunque, io sono tra coloro che hanno votato il PD alle elezioni proprio perché avrebbe sostenuto Monti e snobbato il M5S, non nonostante questo.

    Luca Venturini
  8. Non sono l’unico a ragionare secondo queste linee, comunque: oggi anche Stefano Menichini riflette sulla situazione attuale partendo da presupposti simili ai miei (compresa l’identificazione del vero avversario attuale del PD, cioè il M5S):

    http://www.ilpost.it/stefanomenichini/2013/07/11/le-armi-del-pdl-sono-spuntate/

    Luca Venturini
  9. @LUCA purtroppo al PDL non servono armi puntute. Gli bastano e avanzano quelle del PD.

    FaustoB
  10. Di “questo” PD, intendevo.

    FaustoB
  11. Non capisco cosa voglia dire che bisogna ancora “passare dalla strada tracciata da Monti”. Un’altro anno su quella linea e non resterà niente da dare, né ai lavoratori né a nessun altro.

    Comunque, pure il super-filo-governativo Menichini, sotto sotto, dice che – avendo solo il Pdl tutto da perdere – il Pd non dovrebbe regalare ai berlusconiani questi successi d’immagine. Indipendentemente da come la si pensi su governo, che il partito più con le spalle al muro dia l’impressione di dettare legge continuamente a quello che dovrebbe essere più al sicuro indica proprio quanto il Pd sbagli, se non la strategia, senz’altro la tattica. Completamente.

    Mattia
  12. @Mattia: Passare per la strada segnata da Monti significa recuperare credibilità (politica ed economica), tagliare, fare quel poco di riforme che nel clima politico attuale sono possibili. Per poter ottenere poi concessioni dall’Europa e in fattispecie dalla Germania e dalla BCE. Non siamo un Paese indipendente bensì facciamo parte di una federazione che limita pesantemente i nostri margini di manovra e sovranità.

    Lo so anch’io che da un punto di vista economico la strada di Monti crea catastrofi qui in Italia, e lo sapeva benissimo anche Monti. Il problema è che seguire quella strada è l’unico modo per potersi poi sedere al tavolo e ottenere ad es. lo sblocco dei sei miliardi per investimenti portato a casa di recente dal Governo, o il mantenimento di tassi bassi di interesse, o la continuazione delle politiche di quantitative easing della BCE, eccetera. Tutte cose senza le quali saremmo messi molto peggio di quanto non stiamo. Ci sarebbero qui da inserire diversi improperi ai danni degli austerici teutonici e della BCE e alle loro teorie allucinate, ma i cordoni della borsa li tengono loro, quindi bisogna ballare secondo il ritmo che loro decidono.

    E’ una partita molto delicata che va avanti da anni, e in questo momento dei guastatori come lo sarebbero i grillini farebbero sol che danni. Avrei detto lo stesso del PdL qualche tempo fa, ma sono abbastanza alla canna del gas e troppo presi dai guai del proprio capo per fare danni grossi su questo fronte.

    Sul fatto che il PD abbia sbagliato la tattica comunicativa ieri, comunque, sono abbastanza d’accordo. Ma al contrario di altri non ne faccio una tragedia. Passerà anche questa dalla memoria della gente, com’è normale che sia.

    Luca Venturini