17 LUGLIO 2012

Il tunnel col deputato intorno

L’ultima impresa del talebano Sì-Tav Stefano Esposito. Un uomo, ma che dico uomo, un deputato, ma che dico deputato, un Esposito che è come un marinaio sceso da una portaerei dopo un lungo servizio passato in mare, con un unico pensiero fisso: trovare un buco in cui infilarsi, pardon, un tunnel. E se non c’è, farlo scavare. Da una cooperativa rossa, se possibile.
Notare la discreta scelta del formato 6×3, che con la sua sobria ambientazione stile striscia di Gaza arreda la città e la rende più gradevole per grandi e piccini. Le coppiette si fermano e si fanno fotografare di fronte all’opera, mentre i celerini ci danno che ci danno col manganello. Il ricordo durerà tutta la vita, le fratture scomposte qualche mese, più la riabilitazione. Qualcuno ha detto checkpoint coi militari e le torrette e i cecchini? Li adorerebbe, ma purtroppo non gli danno retta, sapete, quegli hippie del cavolo con le loro assurde idee pacifiste.
Comunque, un successone che Oliviero Toscani si starà mangiando le mani, e se ci pensate una bella scritta United colors of Benetton ci stava proprio a ciccio, dopotutto l’operaio è di colore. Quando si dice soldi ben spesi: i suoi, che poi sarebbero i nostri.
C’è chi tira le pietre, e c’è chi sulle pietre ha sbattuto la testa. Ma forte.

Update: ovviamente si è fatto vivo l’interessato.

  1. Non fa per niente ridere..ma è un’opinione..

  2. Si ride per non piangere, come sai.

  3. La cosa triste non è l’ennesima trovata pubblicitaria del Talebano quanto invece la doppia firma con Boccuzzi, operaio sopravvissuto al rogo della Thissenkrupp e che Uolter per compensare la scelta di quel gran uomo di Calearo volle in Parlamento.
    Spiace perché il buon Antonio dovrebbe sapere fino a dove arriva l’arroganza dei potenti ma, soprattutto quanto male hanno certe contrapposizioni tra “poveri” usate per giustificate l’ingiustificabile. L’esempio del Petrolchimico di Marghera avrebbe dovuto fare scuola.
    Anche allora c’era chi non voleva morire avvelenato e chi, in nome del lavoro a prescindere, lasciava che gli operai e le popolazioni morissero di cancro. Anche allora c’era chi a sinistra difendeva quella industria di morte e i suoi criminali padroni.
    Sappiamo come è finita. E allora la mafia non era parte del tessuto economico e produttivo del nord Italia.

  4. Oh oh, ritorna Esposito, bene bene bene…

    A.
  5. Una cosa non capisco, noi stiamo con chi lavora. Quindi non col deputato?

  6. A dire il vero a me è venuto in mente “noi stiam con chi lavora, non con chi sta al potere, ci piaccion Malcom X, e le Pantere Nere”. E poi, per l’accostamento, ho avuto le convulsioni.

  7. Comunque la si pensi sul TAV questo manifesto o meglio l’iniziativa di fare ed affiggere questo manifesto è l’ennesima prova provata dell’attuale stato deplorevole (passatemi la leggerenza) in cui versa il PD, il mio partito. Direi lo stesso se fosse stato di contenuto, sul TAV, opposto.

    FaustoB
  8. Lo dovevo capire che era roba di Stefano Esposito. Mi ha bannata xchè dissi che secondo me la TAV è già finita :)

     

    Mellow
  9. Cosseddu, come ho già avuto modo di dirti, a volte dici delle cose utili, a volte straparli e dici una marea di cazzate.

    Questa la mettiamo tra le cazzate.

  10. Terribile questo 6×3, veramente angosciante… come la Tav e la sua storia. La retorica di difendere chi lavora è a volte un po’ facile; non sempre chi lavora, lavora per il bene comune. Questo caso, mi spiace tanto per gli operai, è esemplare. E’ anche molto scorretto cercare dividere l’opinione tra l’operaio che lavora e i cittadini che tirano le pietre. L’operaio, povero, non c’entra nulla. L’han fatto passare di lì. Quelli che sfasciano il paese si guardano bene dal comparire  nell’inquadratura. Io sto dalla parte di quelli aggrappati alla rete.

    c
  11. Bel post… grazie… finalmente qualcosa lontano dall’ombelico pd :-)

    c
  12. Cosa non si fa per accreditarsi come moderato centrista tanto lib e per nulla lab

  13. Topolino invece tu il cervello lo hai lasciato nella culla del reparto ostetricia dove sai nato. Rivolgiti a chi l’ha visto, magari trovi qualcuno che ti aiuta a ritrovarlo.

    Coss, comunque io ti aspetto sempre in qualche riunione del PD, vienici ogni tanto, così magari scopriamo se oltre a scrivere sei anche capace a convincere qualcuno della tua linea politica.

    Divertiti.

  14. uhè, è arrivato Esposito, mò parte la TAV, a Lione già sta aspettando la coincidenza ;)

    Mellow
  15. Veramente io ci sono sempre e ti vedo sempre, in sede di partito. Sei tu che giri al largo. Quando non hai i celerini ad accompagnarti evidentemente sei un po’ meno sicuro di te.

  16. Casomai non l’avevi letto: http://www.tavsi.it/

    Ha ragione Stefano, il treno serve, per caricarci i rubinetti, le scarpe ed i mobili in finto tek, che sono le uniche cose che siamo ancora in grado di produrre e smerciare in modo competitivo (ma solo perchè cinesi e indiani li considerano mercati ormai maturi e poco promettenti). Di tutte le altre di infrastrutture … possiamo farne pure a meno … lasciamole a chi lavora.

    E pensare che per stimolare l’edilizia ci sarebbero tante cose più utili da fare: spostare il Po, scolpire nelle Dolomiti le facce dei presidenti della repubblica, aprire un canale tra il lago maggiore ed il tirreno, ecc. ecc.

    alessandro
  17. certo che il Deputato Esposito sta con “chi lavora” … a chi altri potrebbe attaccarsi a sanguisuga per espropriagli lo stipendio da Parlamentare, il vitalizio e i “rimborsi elettorali” con i quali pagare quelle boiate 6×3 imbrattanti il decoro urbano ?

    Federico Ferme
  18. Cosseddu invece il tuo cervello è rimasto nella culla del reparto ostetricia dell’ospedale dove sei nato, se ti serve una mano a trovarlo rivolgiti a chi l’ha visto.. Vedo dalla foto che ti agiti, rilassati che tanto non se ne accorge nessuno.

  19. Esposito, certo che questa risposta è ricca di spunti politici….

  20. Esposito, chissà cosa pagheresti per una foto così su Repubblica, o per un passaggio nei Tg. Pensa che invece a me non è costato nulla.

  21. È fantastico. Coso alza la palla e Popolino schiaccia. E il bello è che il primo manco se ne accorge.

  22. Esposito vs Cosseddu e neanche in pay per view, cazzo … se lo fate live (visto che siete dello stesso partito) prenoto la prima fila, qualunque sia il biglietto !!!

    alessandro
  23. Possiamo discutere sulla necessità e il buon gusto di fare un manifesto simile, ma trovo indiscutibilmente sbagliato stare dalla parte dei violenti notav e giustificarli.

    Anche senza entrare nel merito della questione tav/notav, chi assalta un cantiere, tira sassi agli operai, minaccia i singoli lavoratori, appicca incendi, taglia reti, pratica violenze, imbratta le città di scritte, ecc. è dalla parte del torto (e tra l’altro non ottiene nulla).
    E poco importa se pensa di opporsi a un altro torto o se le Forze dell’ordine hanno fatto le solite porcherie:  il fascismo degli altri non è una scusa per fare altrettanto.

    Fare politica significa comportarsi in modo civile e democratico (e avere argomenti migliori delle sassate agli operai), altrimenti chiediamoci perché non scendiamo in piazza a prendere a pistolettate tutti i berlusconiani.

    Tra l’altro lo sappiamo tutti benissimo chi sono quei signori lì in Valsusa che tirano sassi ai lavoratori: antagonisti dei centri sociali di mezza Italia, in gita-premio al parco giochi della guerriglia.

    Quindi le posizioni sono due, indipendentemente da come la si pensa sul tav: o si sta con lo Stato (sicuramente chiedendo un comportamento civile agli uomini in divisa), o si sta con chi fa della violenza una pratica politica quotidiana (a ragione o a torto è irrilevante). Tertium non datur.

    [Poi, tra qualche anno, guarderemo indietro e ci accorgeremo che la cieca militanza notav di alcuni ha prodotto ingenue mostruosità umane e politiche - in primis i flirt e i fiancheggiamenti alle peggiori specie di fascisti rossi sassaioli, in secondo luogo la violenza verbale e la minimizzazione sulla violenza fisica - di cui in futuro molti, anche persone intelligenti e civili, avranno da vergognarsi. Mi sto segnando tutto.]

    [Tra l'altro mi chiedo come possano coesistere post filo-violenti come questo e i link a Prossima Italia e al libro di Civati]

  24. @ Suzukimaruti

    Io, di molti notav violenti, mi chiedo soprattutto come cacchio campano – ed è questione meno banale di quel che sembra – ma a parte quello:

    E quando lo Stato, putacaso, sbaglia ?

    alessandro
  25. La cosa meravigliosa è che Stefano Esposito lo paghiamo noi cittadini. Poi dice perchè il PD evita le primarie come la morte, a uno così ma chi lo vota?

    Mellow
  26. Enrico, la tua obiezione è seria e quindi ti rispondo seriamente. Io ho scritto più volte della mia posizione contraria alla Tav, così come ho scritto più volte che, personalmente, non voglio avere nulla a che fare con chi manifesta violentemente: ciò nonostante, resto contrario a questo progetto, cosa che credo – anzi, ne sono certo – è legittima. Faccio politica con persone, alcune delle quali proprio della Valsusa, che in questi anni hanno inutilmente cercato la via della ragionevolezza, e penso anzi che la polarizzazione violenta della questione abbia gravemente compromesso la possibilità di venirne a capo.
    Detto questo, trovo che le posizioni di Esposito siano altrettanto violente – su internet puoi trovare numerosi esempi di quanto dico – di una violenza uguale e contraria. Questo manifesto è l’ultimo di una serie di prove, ed è allucinante. E strumentale, in modo offensivo.
    E poiché stiamo parlando di una persona che reagisce come vedi, gli rispondo con l’ironia – se proprio non vogliamo chiamarla satira – perché so molto bene che tipo è, e come questo lo spinga a illustrarsi per il personaggio che è.
    Ti prego quindi di non mettermi dalla parte dei violenti, perché non ci sono e non ci sarò mai. Ma rifiuto anche che per contro io mi debba schierare con un deputato che interpreta il suo ruolo in questo modo, e in definitiva penso di poter continuare a dirmi contrario all’opera così come è concepita. Che poi è la posizione di Prossima Italia, ed è la posizione di Civati, di cui io peraltro sarei un collaboratore piuttosto stretto, diciamo così, e di certo questo non è un segreto.

  27. … Ma anche su questo nessuna coerenza con le posizioni dominanti nel Pd (che, quando ci sono, sono conservatrici). Io torno a dire che voi siete la faccia bella, educata e presentabile del programma di Beppe Grillo che trovo vicinissimo ai dieci punti di Civati. Vi consiglio seriamente di mettervi in contatto con lui, Civati candidato premier di Grillo qualche chance ce l’avrebbe, nel Pd resterete sempre nell’ombra. Non aspettate, non dategli tempo, non indugiate, questo Pd non vi merita.

    Benedetta
  28. Signor Cosseddv da quando è contro la tav?
    A me sembra di ricordare un post pro Bresso durante la campagna elettorale per le regionali che la vedeva decisamente a favore oltre che della tav anche dell alleanza con Casini!
    Ora il suo compagno ( ricordo bene che anche dire compagno non le garba affatto)di partito ha fatto una merdata pazzesca ma non è che è nella posizione di cambiare carro a piacimento!
    Lei e la sua corrente nel pd ve la state giocando davvero bene! La scenetta sui diritti degli omosessuali è stata degna di un manuale di politica! La cosa assurda è che pure essendo giovani certe cose le fate in modalità vecchia scuola!
    Molte cose che lei scrive le apprezzo e in parte le condivido ma il trasformismo e l incoerenza sono discutibili!

    Marco Vanetti
  29. Certa politica invece di biasimare la violenza di adesso avrebbe dovute comportarsi diversamente negli ultimi 20 anni di tav.
    Se il potere usa la violenza degli espropi e della militarizzazione chi non condivide cosa deve fare cantare “alzati che si sta alzando…”

    Marco Vanetti
  30. @suzukimaruti

    “Tra l’altro lo sappiamo tutti benissimo chi sono quei signori lì in Valsusa che tirano sassi ai lavoratori: antagonisti dei centri sociali di mezza Italia, in gita-premio al parco giochi della guerriglia.”

    generalizzazione discutibile, ma certamente avvalorata dal manifesto in questione:
    http://www.articolotre.com/wp-content/uploads/2012/07/Esposito.jpg
    che non mostra una sassaiola contro un operaio come la scritta vorrebbe lasciare (fra)intendere; guardando in alto a sinistra si vede infatti che:
    a) l’operaio si sta riparando da un puntatore laser (e prima che qualcuno inizi a bla-bla menarla sui possibili danni alla vista causati da detto oggetto in un contesto simile a quello della foto, si documenti meglio…)
    b) il sesto figuro da sinistra e’ un’anziana (a meno che non si tratti di un antagonista guerrigliero perfidamente travestito da anziana…o di un’anziana perfidamente usata come scudo umano dagli antagonisti guerriglieri circostanti)

    abele
  31. Marco, son passati gli anni. Rimproverarmi che avevo una posizione favorevole è un po’ una semplificazione, ed è ingeneroso, perché avevo espresso un milione di dubbi già allora, e avevo corretto piuttosto in fretta il mio pensiero: sbagliavo? Può darsi, ma sto cercando di rimediare, comunque. E’ già da molto tempo, infatti, che dico cose diverse. Ma nei modi e coi contenuti che ho spiegato, perché quelli che citi tu non solo non li approvo, ma li reputo dannosi. E non è trasformismo, dal trasformismo ci si guadagna qualcosa, io non ci guadagno nulla.

  32. Pingback: Non ci sono pietre | Popolino | Il blog di Paolo Cosseddu

  33. @suzukimaruti e @coss

    sono valsusino (uno di quelli inascoltati citati da paolo), sono contrario alla realizzazione di una nuova linea ad altà velocità (che infatti, come previsto dagli accordi del 30 gennaio, non si farà più..), ho qualche dubbio sull’utilità del tunnel di base se non si fanno dei lavori sul nodo di torino ma sono disposto a discutere, sono strasupermega contro ogni tipo di violenza.

    detto questo, hai ragione quando dici che chi tira le pietre è in gita-guerrilla, ma ti assicuro che quando ho sentito con le mie orecchie una mia compaesana di oltre 70 anni PREGARE in piemontese perchè l’elicottero dei carabinieri che sorvolava Chiomonte cadesse giù, mi si è accaponata la pelle. Perchè chi tira pietre riceve applausi, e questo mi fa proprio uscire di testa. Cosa ancora più grave, in valle c’è chi ha PAURA di dire cosa pensa sul tav, anche se è contrario ma non ne può più di vivere in uno stato di agitazione permanente. verrebbe considerato un traditore o un “collaborazionista” (come sono considerato io da qualcuno…).

    Noi abbiamo un’emergenza. Ma vera! Riportare la ragionevolezza e un minimo di democrazia in valsusa. E non lo si fa con le pietre, i militari, i manifesti o le assemblee popolari. Non ci serve il pensiero unico si/no, ci serve semplicemente un pensiero, o un ragionamento.

    baci

     

  34. paolo: capisco benissimo la tua posizione, ma continuo a vedere troppi atteggiamenti equivoci in un post simile.

    La tracotanza di Stefano Esposito nel difendere la TAV e nel dare addosso ai violenti può non piacere, così come i suoi toni (nota personale: conosco Stefano da più di vent’anni, fu il mio primo segretario in FGCI e mi ha insegnato a fare politica e a capirne qualcosa; ha ufficialmente un caratteraccio e tende a rispondere per le rime, più che incassare con aplomb istituzionale: preferirei facesse diversamente, ma fa lo stesso), ma credo che si perda di vista la scala di priorità dei problemi.

    Manifestare in modo violento e antidemocratico è gravissimo. Ed è più grave di fare un manifesto di gusto discutibile.

    Purtroppo la bava rabbiosa versata sulla questione TAV ha fatto perdere di vista il fatto che i problemi sono distinti e – incredibile – per niente correlati.

    Da un lato c’è la discussione sull’opera (discussione che è una vita che vorrei fare, ma il focus è tutto sulla rissa verbale sempre più alta tra i “non si farà mai, senza se e senza ma” e i “si farà così come previsto, senza se e senza ma”)

    Dall’altro c’è il problema della violenza in valsusa e delle infiltrazioni di antagonisti, violenti, ex terroristi, ecc. alla guida (non solo all’interno: alla guida e per di più su invito del movimento stesso) del movimento notav. Un problema in cui l’opportunità o meno di fare la TAV è un dato irrilevante. Perché se scendo per strada e picchio qualcuno, ho commesso un reato anche se ho ragione e lui è una brutta persona.

    Ironizzare sugli eccessi della polizia (e gli eventuali slanci iconografico-verbali di Esposito), dimenticando tutte le violenze dei manifestanti (anzi, sprecando la parola “pacifisti”) non mi sembra contribuisca alla discussione pacata e civile. Anzi, mi pare arruffi un po’ il pelo al movimento, proponendo una narrazione “noi buoni, loro cattivi” in cui non si fa nessuna distinzione tra le nonnine che pregano e i capetti notav dell’Askatasuna che minacciano la gente e picchiano i giornalisti.

  35. Io e molte delle persone che conosco le facciamo eccome, le distinzioni, anche se troppi non sembrano interessati. Se ci intendiamo su questo, siamo d’accordo.