29 GENNAIO 2012

El ga el Suv

Gliel’ha comprato il papi, c’ha la fabbrichetta. Parcheggia sui binari: poi lo sposta? Senza fretta. Ma va, in doppia fila? Se ne frega, c’ha la pila.

Non troverete da nessun’altra parte migliore rappresentazione della nostra condizione, intendo come Paese: quand’ero ragazzino, per prendere in giro un coetaneo augurandogli la peggiore sfiga immaginabile, gli si diceva che a 18 anni avrebbe guidato una Skoda. Poiché il destino non è privo di un suo perfido senso dell’umorismo, oggi la Skoda ricambia il favore, con questo spot che a mio modestissimo parere si riferisce, oltre che a una specie nazionale e soprattutto milanese fastidiosamente circolante, a un preciso propotipo di fallimento umano made in Italy, il cafone ricco senza meriti e dallo sguardo bovino, del tutto non casualmente rampollo ed erede della nostra Casa automobilistica nazionale. E non gli si può manco dare torto.
Così siamo ridotti.

  1. Bha sarà ma io ho trovato geniali i numeri di LAPO con quella macchina.

    In realtà tutti i numeri che ha fatto come i divieti di sosta ecc ecc sono stati studiati da un suo pubblicitario ( non ricordo il nome) ma ho letto la sua intervista. La macchina in questione è una FIAT che Lapo si è fatto fare in ateprima prima dell’uscita sul mercato e ha iniziato a fare il cazzone con essa per finire cosi gratis su giornali e riviste di tutto il mondo. 50% commentava che Lapo era un cazzone il restatnte diceva : ” ma che auto è???”

    Secondo me esempio geniale di marketing…..

     

    Umbo

    umberto
  2. VerZione Jodel.

    http://www.musicroom.it/articolo/dj-ice-il-rapper-del-suv-ecologico-canta-in-jodel-ga-el-zuv/25615

    E’ marketing, ma carino…

    n.b. si noti la citazione bersaniana !!!

    Emanuela
  3. Puzza di stronzata lontano un chilometro, ma anche fosse, non trovo che comportarsi da cafoni sia un buon esempio di marketing. Non penso che cagare sullo zerbino del vicino sia un buon modo per vendere carta igienica, e lo stesso penso del fatto di parcheggiare sui binari del tram. Su una sola cosa ha ragione, ovvero che si tratta di marketing realmente virale, basta guardare come si comportano i possessori di Suv. L’auto è un barlandone orrendo, comunque.

  4. Ti linko un articolo vecchio prima ancora che uscisse la notizia di un giornalista che sospetta la cosa. Poi il tutto è stato confermato ed era su una di quelle riviste di motori tipo quattroruote . ( se non erro era in un allegato di motori mensile di un quotidiano nazionale)

    “Un Lapo meno metropolitano rispetto al metrosexual visto a Milano 24 ore prima è sceso dal medesimo carroarmato che sembra uscito da “Commando” con Schwarzenegger, salvo che questo ha interni in pelle ocra e tettuccio in vetro. Foto, strette di mano, la mano di Lapo a lisciarsi il pelo ingellato. E lì vicino il mostro turbo diesel che deborda dagli spazi segnati a terra. Tutto come copione, con tanto di paparazzo che scatta a ripetizione dall’alto. E allora, dopo l’effetto déjà vu, prende corpo un interrogativo. Vuoi vedere che è tutto troppo perfetto nel suo dis-ordine?

    Come una delle tipiche t-shirt lapesche: strizzate, scarmuntite, spiegazzate, ma così maledettamente cool, così irrimediabilmente «giuste». E allora uno guarda meglio  il suvvone che – come la ragione sociale del Lapo-pensiero prevede – è privo di marchio. No brand, è la filosofia di vita e d’azienda del rampollo Fiat. Già Fiat, la Fabbrica Italiana Automobili Torino convolata a nozze – ha officiato Marchionne – con la Chrysler. Brand americano che ha nel suo portafoglio la Jeep, storico produttore di robustissimi of road, come il Grand Cherokee. Guarda caso copia sputata del mezzo che Lapo ama parcheggiare a caso in mezza Italia. Caso o sgamatissima operazione di marketing? Vuoi mettere la pubblicità per un marchio di famiglia se il rampollo si fa multare a bordo di un esemplare, ancorché “lapizzato”? Diavolo di un Lapo.

    di Edoardo Cavadini”

    Se il suo fine era far vedere la macchina, far parlare di lui con la filosofia ” che se ne parli bene o male amen, l’importante è che se ne parli” lui ci è riuscito in pieno… paradossalmente anche tu con quella foto gli fai pubblicità..

    Questo non toglie che se dipendesse da me i suv gli abolirei proprio… inutili, grossi, inquinanti, pericolosi ( paraurti più alto e quindi ad altezza di organi vitali) ecc ecc.

    cmq resto dell’idea che se il suo obiettivo era publicizzare l’auto ci è ben riuscito quindi per quello è geniale e non è il primo esempio di “pubblicità scorretta” riuscita.

     

    umberto
  5. Credo che i meccanismi di funzionamento della comunicazione sino un po’ più complessi dei luoghi comuni, compreso il logoro “purché se ne parli”, che invece tende a giustificate i peggio errori. Se la percezione è negativa, si porta a fondo anche il prodotto. Vedi la campagna tesseramento 2012 del Pd, che non a caso è stata difesa dal suo responsabile esattamente con la stessa motivazione. Ma il risultato è lì da vedere.

  6. Lol si ho notato l’ultima campagna… direi un pò FAIL…

    classico esempio di: ” si dai famo anche noi quelle cose giovani che fanno tutti ora ..senza sapere nulla dell’argomento”. Ci è andata bene cmq Paolo, avremmo potuto trovarci una Demotival con il 3310 della nokia o Chuck Norris

    umberto
  7. Mi sembrano leggende metropolitane del sottobosco di cui si circonda LE.

    La macchina, per inciso, credo sia una Jeep (gruppo Fiat-Chrysler)

  8. Sul cliché dei SUV inutili (non ho un SUV, per inciso) provate ad avere due figli ed un cane e poi ne riparliamo.

  9. Filippo : xsara picasso e abbiamo risolto il problema… ;-)

    umberto
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