17 MAGGIO 2011

A futura memoria

#1 – Il centrosinistra va dal Pd a Sel, passando per l'Idv, e stop. Piaccia o meno. I tre leader facciano quello che avrebbero dovuto fare già da tempo, si prendano un palasport e organizzino un bel confronto pubblico in cui iniziare a parlare del futuro. Sarebbe ora.
#2 – Il terzo polo non esiste. Quando va bene erode qualche voto a destra, di certo non ne porta a sinistra. Il Pd lo ha inseguito per mesi, anche contro la palese contrarietà dei suoi elettori, in base a ragionamenti tutti campati in aria: dopo i risultati di ieri, anche basta, grazie.
#2 bis – Voglio vedere Fini e Casini, dopo tutto quello che van dicendo da mesi e mesi, sostenere la Moratti al ballottaggio. Voglio vedere Rutelli. Le voci sulla morte del bipolarismo erano oltremodo esagerate, dopotutto.
#3 – I ballottaggi si vincono portando – o meglio ri-portando – i propri elettori ai seggi. Non c'è ago della bilancia che tenga, vedi il punto #2.
#4 – Bersani, cosa cavolo stai aspettando ad annunciare la tua candidatura a premier? Cosa vuoi fare, tra un mese vuoi ricominciare a discutere di Montezemolo, Casini, Draghi, Monti, Veltroni? Dai.
#5 – I risultati dei grillini, dove sono più eclatanti, come a Torino e a Bologna, sono anche completamente inutili. Ma c'è poco da stare allegri, poteva andare in modo molto diverso, do you remember Mercedes Bresso? Bene, la questione rischia di diventare un problema molto serio e molto in fretta, a meno che: a meno che non si dia una risposta a un elettorato che chiede rinnovamento (generazionale e non solo), una politica più sobria, attenzione per i temi ambientali, sensibilità per la modernità e l'innovazione. E diamogliele, queste benedette risposte, prima che sia troppo tardi.
#6 – Il Pd ha ottenuto un risultato medio buono e in crescita. Ma i singoli casi sono invece molto diversi tra loro. Da Bersani in giù se ne facciano una ragione, l'idea del partito monolitico è finita, e non tornerà: dove il Pd ha lavorato bene e ha trovato candidati convincenti è andato bene, dove ha lavorato male – malissimo, in alcuni casi – i suoi stessi elettori non si sono fatti nessun problema a premiarne altri, pur restando per così dire in famiglia. E in questo non ci dovrebbe essere davvero niente di male, anzi. I belpietri e i sallusti tutti vorrebbero che questo fosse un enorme, lacerante problema, invece è un bel sintomo di autonomia di giudizio e sanità mentale, che va incoraggiato (anche perché i fatti dimostrano che osteggiarlo è inutile e dannoso).
#6 bis – Un centrosinistra a più voci è un bene, e non un male. Un Pd a più voci è un bene, non un male. Se c'è dialettica, se c'è confronto, ma soprattutto se c'è lealtà, è un segno di ricchezza culturale, e rappresenta anime differenti che esistono – inutile negarle – ma che comunque si sentono unite dallo stesso schema di valori. Non bisogna averne paura, ed è una cosa molto diversa dal battibecco personalistico e interessato tra supposti leader che da domani tornerà a occupare i giornali.
#6 ter – Le percentuali ottenute dal Pd dicono che l'idea stessa del Pd è ancora fortissima, altroché, alla faccia dei terzopolisti e dei microscissionisti. E' forte anche quando i candidati non sono neppure del Pd, guarda un po'.
#6 quater – Le primarie hanno un loro porco senso, dopotutto. Perché siano utili allo scopo vanno fatte per bene, con correttezza, o non servono, vedi Napoli (e poi muori, appunto). Poi bisogna accettarne il risultato, e impegnarsi tutti per portare a casa la partita. A Milano, Boeri ha fatto un lavoro straordinario, riconosciuto da Pisapia per primo, e si è visto. A maggior ragione da oggi, al primo che rimette le primarie in discussione, gli si spara a vista.
#7 – Il Pdl è andato male, e anche la Lega non sta benissimo. Premesso che siamo nel campo dell'imponderabile, la mia impressione è che se hanno fatto i matti, se hanno alzato i toni, è perché di certo non potevano mettersi a raccontare i risultati del loro Governo. Che invece, a quanto pare, dopotutto agli elettori interessano ancora. I processi, il bunga bunga, sono problemi giganteschi che non vanno minimizzati né ignorati: ma vincere in tribunale e vincere le elezioni sono mestieri diversi, e che la prima cosa sia utile alla seconda può darsi, ma anche no. Uno spunto di riflessione per tutti i teorici e i militanti del berlusconismo e dell'antiberlusconismo. Potrei sbagliarmi, ovviamente.
#8 – I sondaggi sono utili, ma non sono la realtà. Oggi è facile fare gli splendidi, ma la verità è che nessuno, nessuno aveva previsto neppure lontanamente quel che è successo ieri: e il caso più clamoroso è ovviamente quello di Milano, dove non una rilevazione si era azzardata a dare Pisapia pari, figuriamoci avanti. Eppure, alla fine, la differenza è stata di sette punti, mica ciccioli. Anzi, l'impressione è che, se qualche istituto avesse raccolto un dato simile, lo avrebbe cestinato pensando di aver sbagliato metodo: capita spesso, che un ricercatore scarti risultati che non corrispondono a quel che si aspettava di trovare. Quindi, probabilmente, l'errore è nell'occhio di chi guarda, di chi ritiene l'elettorato ancora scarsamente mobile. Cosa che non è, pare.

  1. sottoscrivo la tua analisi…e spero che questo non ti preoccupi…(ahaahah)
    davidebazzini

    utente anonimo
  2. #9 il PD dovrebbe ragionare sul fatto che la sinistra (quella vera) può vincere anche senza il PD: come è successo con Pisapia, la cui campagna a Milano non è stata in alcun modo appoggiata dai lungimiranti catto-ex-comunisti. 

    Sergio Algerino

    utente anonimo
  3. Me lo avevi già scritto su Fb, ricopio qui la risposta che ti ho scritto lì:

    Sergio, ma che dici? A Milano, senza il Pd, Pisapia avrebbe faticato a superare il 10 per cento. E ti assicuro che moltissimi del Pd si sono fatti un mazzo quadro per portare il risultato che stiamo discutendo. Tu confondi i dirigenti del Pd con gli elettori del Pd, e fai esattamente lo stesso errore che attribuisci all'oggetto delle tue critiche. Oppure sono io che non mi so spiegare, può darsi.

  4. Niente che non fosse già stato detto, ma è bene ripetere.

    Quanto alle parole di Sergio Algerino, beh…Paolo ha già risposto, e quel che dice è sotto gli occhi di tutti.

    Marco Barbierato.

    utente anonimo
  5. A Sergio Algerino aggiungo una informazione: la lista di Pisapia era intelligentemente fornita di personaggi del PD seri e a contatto con la gente, così come anche persone dalla società civile. Ha vinto non perchè di estrema sinistra (daremmo ragione ai banali Giornale/Libero), ma perchè convinto di un lavoro di gruppo concreto e sui problemi. Riccarbo Bresciani

    utente anonimo
  6. Ciao Paolo, condivido in pieno la tua analisi. Credo che Milano e Napoli siano le due facce di una medesima medaglia. Si vince quandosi fanno bene le primarie, si mette in piedi una coalizione seria e il PD decide di giocarsi la partita al meglio delle sue possibilità, con capacità di leadership, ma anche con tanta umiltà (Boeri è stato esemplare in questo). Si perde quando si fanno le primarie tanto per farle, non si fanno o si fanno malissimo, quando non ci si impegna anche nell'autocritica e non si sa parlare agli elettori con lo sguardo al futuro.
    Il PD deve avere l'ambizione di governare questo Paese e di essere il punto di riferimento del cs, è l'elettorato che lo chiede. E a gran voce!
    Altro che terzi poli…
    Gianclaudio Pinto

    utente anonimo
  7. analisi perfetta,condivido in tutto.Bisogna puntare su gente giovane,seria,pulita.Analizzare quello che la destra NON ha fatto,dati,dati,dati;la gente non è stupida.Se tu mi racconti che non ci sono liste d'attesa per i nidi e io invece ti do i numeri di quanti rinunciano al nido in un quartiere,ti affondo.Fate girare questo articolo e ,se potete,cercate di farlo pervenire ai "responsabili "del PD,speriamo che la smettano di spararsi nei piedi.Abbiamo l'occasione di mandarlo a casa con il voto e non con i giudici,così come vuole lui,NON BUTTIAMOLA

    utente anonimo
  8. Bravo, ottima analisi!!!

    LucaGras
    http://www.pentagras.wordpress.com

    utente anonimo
  9. tutto condivisibile tranne il p.to 8. Qualcuno a Biella aveva previsto tutto e visto lungo, con un tempismo formidabile ha scommesso tutto sul terzo polo e sulla debacle del PD che ha tradito lo spirito dell'origine. Questi grandi Generali e Colonnelli, con la coerenza che li ha sempre contraddistinti, stanno marciano trionfanti verso nord in cerca delle loro truppe, per ora ben nascoste tra le rocce delle alpi. Speriamo abbiano gambe buone e sappiano trovare la via del ritorno.

    Veleno Spritz

    utente anonimo
  10. 9.  Il PD è ricomparso, un po' a sorpresa, come forza politica fondamentale al Nord.  C'è una grande risorsa disponibile, in questo momento, che ha un sacco di tempo e una credibilità straordinaria da spendere, e che potrebbe attrarre verso il PD molti elettori. Si chiama Sergio Chiamparino. Bersani potrebbe pensare di delegargli il ruolo di spicco rispetto alle politiche per il Nord. Non lasciarti sfuggire l'occasione, segretario.
    Stefano La Malfa

    utente anonimo
  11. Ottima analisi, ampiamente condivisa. A Sergio Algerino anch'io dico, come ho detto anche ad altri, che questa critica è veramente ingenerosa, e che la realtà non è affatto quella che riferisce. Il PD milanese si è dato da fare tantissimo per sostenere Pisapia. E continua anche per il ballottaggio: ci sono già riunioni per organizzare questi quasi 15 giorni importantissimi. Grazie Paolo, Tita 

  12. ci prova anche Susta, con risultati ben poco convincenti…
    http://www.versonord.eu/portal/notizie/87-qualche-riflessione-sulle-elezioni
    Slm

    utente anonimo
  13. Caro Paolo Cosseddu,
    sono un elettore veneto e sarò presto un elettore laziale, ma il giorno in cui potrò votare per te, il mio voto non te lo leverà nessuno. In quel giorno – che arriverà, anche se non so dire se presto o tardi – in quel giorno non perdere una sola oncia del furore e della calma, dell'oltranza e dell'intelligenza, che hai dimostrato finora, e che, ne sono certo, dimostrerai ancora nei tanti o pochi giorni che mancano a quel giorno. Auguri per tutto. SP

    utente anonimo
  14. Troppo buono, e molto ottimista, ma grazie.

  15. #5 - I risultati dei grillini, dove sono più eclatanti, come a Torino e a Bologna, sono anche completamente inutili. Ma c'è poco da stare allegri, poteva andare in modo molto diverso, do you remember Mercedes Bresso? Bene, la questione rischia di diventare un problema molto serio e molto in fretta, a meno che: a meno che non si dia una risposta a un elettorato che chiede rinnovamento (generazionale e non solo), una politica più sobria, attenzione per i temi ambientali, sensibilità per la modernità e l'innovazione. E diamogliele, queste benedette risposte, prima che sia troppo tardi.

    Temo sia un po' pochino!
    Fausto Fabiano

    utente anonimo
  16. Il punto 5, temo sia un po' scarso. Penso che le richieste siano decisamente più concrete.
    - Conflitto d'interessi
    - riduzione retribuzioni
    - legge elettorale
    - nomina a termine ( due legislazioni )
    - forte taglio degli enti
    ecc ecc

    Chi a votato per i grillini si aspetta questo, non credo che gli basti una raccolta differenziata ben fatta.

    Fausto Fabiano

    utente anonimo
  17. Fausto, secondo te con "politica più sobria" a cosa mi riferivo? Qui si son fatte battaglie di mesi, per il limite di mandati. Per cortesia.

  18. Un po' pochino, anche Di Pietro ha chiesto una riduzione degli stipendi, sapendo che nessuno l'avrebbe seguito, non mi risulta che si sia autoridotto lo stipendio e non mi risulta che qualcuno abbia dato le dimissioni per eccesso di presenze a Roma.
    L'etica non è una semplice parola, ha un significato. L'attuale politica non è credibile

    Fausto Fabiano

    utente anonimo
  19. Il risultato dei grillini a Torino è utilissimo, e si vedrà quando il braccio armato di PD(1+L)  inizierà a pestare a sangue quelli della Val di Susa.
    A Torino il PD ha vinto facendo il PDL.
    A Milano è andato bene facendo il SEL
    A Napoli è stato schiacciato dall'IDV 
    La rinascita dell'italia passa dall'estirpazione del PDL e del PD.
    Stiamo sulla buona strada per entrambi

    utente anonimo
  20. Certo, come no. Ti sei dimenticato di dire che alla fine arrivano i teteski.

  21. In effetti, devo ammettere che le buone intenzioni, non sono sempre predicate da buoni profeti.
    Diventerò un pensante indipendente, praticamente anarchico.

    Le cazzate, bisogna sempre firmarle!
    Fausto Fabiano

    utente anonimo