27 APRILE 2011

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sull’emotività

A sancirne la nascita, infatti, è stato un referendum convocato sull'onda dell'emotività seguita a vent'anni di regime fascista, alle deportazioni e a qualche milione di morti. L'accadimento della Seconda Guerra Mondiale, a seguito anche dei sondaggi abitualmente condotti sull'opinione pubblica, aveva spaventato ulteriormente i cittadini italiani: andando allora a quel referendum, il fascismo in Italia non è stato possibile per molti anni a venire. Il Governo avrebbe dovuto quindi responsabilmente ritenere di introdurre una moratoria, per far sì che si chiarisse la situazione, e per far sì che magari dopo un anno, dopo due anni, si potesse ritornare ad avere un'opinione pubblica consapevole della necessità di ritornare al fascismo. 
Questa sarebbe dovuta essere la posizione del Governo italiano, una posizione di buon senso che non avrebbe rigettato per chissà quanto tempo la possibilità di proseguire verso quello che è un destino ineluttabile.

  1. Genio. Questo risponde a quelli che dopo Fukushima dicevano che non bisognava prendersi dall'emotività. Emotività un cazzo!

    utente anonimo
  2. Scusate, volevo scrivere che non bisognava "farsi prendere", non prendersi.

    utente anonimo
  3. Voglio votare sull'onda dell'emotività!!!!

    utente anonimo
  4. Non scherziamoci troppo sopra che il nostro queste cose le pensa sul seriodedbi

    utente anonimo
  5. C'é poco da essere ironici, Berlusconi dice esattamente questo.
     Serve un chiarimento sulla Costituzione. Rifletteremo e vedremo se dovremo arrivare a quella riforme della Carta Costituzionale che sono necessarie, perché è una legge fatta molti anni fa, sotto l'influenza di una fine della dittatura con la presenza al tavolo di forze ideologizzate, che hanno guardato alla Costituzione russa come ad un modello da cui prendere molte indicazioni. (Silvio Berlusconi in "Nostra costituzione influenzata da quella sovietica", La Repubblica, 7 febbraio 2009 )

    utente anonimo
  6. Fausto, a volte mi chiedo se prima di commentarli li leggi, i post.

  7. Meno male che arriva qualcuno a spiegarci le cose. Adesso vado perché devo prendere un cono gelato da schiacciarmi sulla fronte.

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    utente anonimo