7 NOVEMBRE 2010

Postblogging

IMG_0243Mi è spiaciuto lasciare Popolino spopolato proprio in questi giorni, che sono stati tra i più belli e intensi di tutta la mia vita, e di cose da raccontare ne avrei avute a bizzeffe, ma qui a Firenze c'è stato molto da fare, molto da pensare, e non è rimasto tempo per fare altro, figuriamoci il liveblogging (quindi accontentatevi del postblogging, anche perché fortunatamente ci ha pensato il Post, tra gli altri).
Per me, che ho iniziato questo percorso solo un anno e mezzo fa, aver preso parte a tutto questo è una cosa di cui ancora mi devo rendere conto. Quando abbiamo iniziato a immaginare Prossima Fermata: Italia – sembra passata una vita, da allora, invece sono state solo poche settimane, di quelle belle piene – non sapevamo bene cosa ne sarebbe venuto fuori, cosa aspettarci. Ora che è finita, siamo negli uffici della Stazione Leopolda – sotto lo sguardo del nostro santo protettore, Goldrake – a tirare le prime somme: 7mila convenuti (e regolarmente registrati), 1.500 contributi inviati, da cui sono stati estratti i 120, ognuno rispettoso del limite dei cinque minuti, sentiti in questi giorni (ma solo perché era impossibile farne stare di più), 30mila persone collegate in streaming dal nostro sito e dalle tante testate che l'hanno riportato, 300 giornalisti accreditati.
Tanta roba, tanta ciccia e poca fuffa, e tanto entusiasmo. Il viaggio è iniziato, ci vediamo alla prossima fermata, alla Prossima Italia.

  1. Complimenti caro Paolo, ho seguito tutto da internet e avete fatto un bellissimo lavoro, continuate così.

    Francesco

    utente anonimo
  2. Credo di aver riconosciuto il tuo zampino in un po’ delle cose che ho visto in questi giorni alla Leopolda. Lo zampino di Popolino!

    utente anonimo
  3. Sai che avrei voluto essere lì con voi, oltre che a Roma dove sono stato come segretario di Circolo.
    I fischi di cui parlava la stampa non ci sono stati (ma so che lo sapevate già). Un po' di freddezza sì.
    Ma molti sapevano, ieri a Roma, che anche da Firenze sarebbero venute buone idee e voglia di fare per uno scopo comune.
    Io ero e sono tra quelli.
    Ci vediamo, anche prima della prossima Italia. E del prossimo Biellese.

    M.B.

    utente anonimo
  4. voglio postarti il mio commento su fb al discorso di Renzi…
    "merita di essere ascoltato, senza pregiudizi o dietrologie forzate, senza volerci scorgere qualcosa di sospetto o rivelatore….merita di essere ascoltato con laica attenzione…e non per decidere se Renzi sarà o no il nuovo leader del csx, merita di essere ascoltato perchè Renzi ha parlato di politica e lo ha fatto, finalmente, in modo nobilmente politico, verbo soggetto e complemento e non solo punti esclamativi e grida di battaglia e insulti e retorica trita, per la prima volta in 16 anni lo spirito di berlusconi non aleggia, non opprime, non ispira….per la prima volta in 16 anni si sente parlare di altro, in un altro modo…ed è già molto. Poi vedremo..".
    E considera che io non sono neppure del Pd…allora, ottimo lavoro, grazie e continuate cosi'…ciao

    utente anonimo
  5. Nonostante la mia giovane età ho già partecipato a tante iniziative partitiche, (regionali e nazionali) dei ds e della sinstra giovanile prima e del pd e dei giovani democratici poi.
    Quello che succedeva di solito era che la sala si riempiva e si zittiva solo al momento del lungo e retorico discorso dei grandi "leader" e per il resto, le persone comuni, si trovavano a parlare del più e del meno di fronte ad una platea mezza vuota e distratta. Tutti sapevano che era solo una passerella proforma e che quegli inteventi non avevano alcuna importanza, perchè  le decisioni erano già state tutte prese prima, da pochi, nei loro uffici. Il sentimento che provavo era per gran parte del tempo noia, fastidio, incazzatura.

     Il format di Firenze era rischioso: due giorni di plenaria, senza un programma preciso, centinaia di interventi a random, nessun grande nome sul cartellone.
    Ha funzionato a meraviglia.
    La sala è sempre stata piena, stipata, le persone attente e silenziose. Non mi era mai successo di non volermi perdere neanche un intervento ed erano  tutti interessanti. Soprattutto quelli degli sconosciuti che portavano le proprie idee, le proprie esperienze. I pochi piccoli-big politici (è venuta la Melandri domenica) sono stati accolti con discreto disinteresse.

    E' stata un'idea geniale, proprio perchè semplicissimo, il conto alla rovescia con gong finale che scandiva il tempo degli interventi: se provavi a sforare la platea cominciava subito a mormorare, così tutti hanno rispettato senza difficoltà i 5 minuti e i 120 interventi sono trascorsi con leggerezza e senza mai far calare l'attenzione. Bellissimo anche il fatto di spezzare i discorsi con estratti di film, che sottolineando i passaggi ideali più forti riempivano i cuori di chi ascoltava di belle emozioni.

    Venerdì notte non avevo dormito, ma ci credete che non ho sentito la stanchezza per tutto il week end? Un rifornimento di energia pazzesco!

    Marta Bruschi

    utente anonimo
  6. Carissimi, nel vostro entusiasmo di giovani leggo lo stesso spirito con cui combattemmo per la Libertà sui nostri amati monti, la nostra voglia di cambiare il mondo e di servire il Partito e la Rivoluzione. Nell'ammirare il vostro spirito Garibaldino vi auguro ogni bene, anche se non sarebbe male fare un po' di gavetta e seguire le direttive dei Massimi Dirigenti. Siete una risorsa preziosa per il Paese e per gli Ideali che ci accomunano.
    Con affetto, vostro
    Vincenzo "Cino" Moscatelli

    utente anonimo