24 MARZO 2010

Istigazione a delinquere

minoriwLe paure collettive del post 11 settembre hanno scatenato una deleteria forma di giornalismo, che a mio parere trova poche giustificazioni e che porta velocemente a uno scandalismo autocompiaciuto di poca utilità: mi riferisco a quei giornalisti che passano i controlli dei check-in degli aeroporti armati di coltellacci, poi si fotografano e si pubblicano fieri sui giornali.
La Provincia in edicola oggi, in linea col proprio abituale gusto per il trash e con un moralismo infimo che si commenta da solo e vale giusto le due copie in più vendibili con simili stratagemmi, pubblica un ampio servizio in cui si vanta di aver arruolato alcuni minorenni, immortalati di fronte a una fila di bottiglie (il viso l’ho oscurato io, non di certo il giornale), e di averli spediti ad acquistare alcolici.
Cosa che è illegale. E c’è un’altra cosa, che è illegale: è illegale commettere reati ai fini di un servizio giornalistico. “Non può invocare il diritto di cronaca il giornalista che, per documentare il malfunzionamento dei pubblici uffici o servizi, compie reati per dimostrare le inefficienze del sistema o la mancanza di misure a tutela della privacy e della sicurezza”. Lo dice la Cassazione, sentenza 4699, sesta sezione penale. Siccome c’è una cosa, in Italia, che si chiama obbligatorietà dell’azione penale, chi di dovere dovrebbe provvedere.

  1. Bravo Paolo concordo con te su tutti i fronti Edda

    Edda