12 FEBBRAIO 2010

La rivincita dei paleddi

Preferirei non entrare nella questione riguardante il regolamento che tutta l’informazione, e quindi anche i talk show, dovrebbero rispettare nel mese precedente alle regionali secondo le ultime e molto discusse modifiche. Davvero preferirei di no, perché non ripongo nessuna fiducia in una commissione composta da uomini politici di varia estrazione che si riuniscono per stabilire cosa i giornalisti possono o non possono fare nelle loro trasmissioni. La par condicio non mi ha mai avuto tra i suoi fans, figuriamoci quest’ultimo pateracchio, e quanto al conflitto d’interessi è una questione che, come dico spesso, ritengo ormai persa da un pezzo: è come se stessimo discutendo con un assassino non del suo delitto, ma del numero di coltellate che gli possiamo consentire.
Mi ha fatto molto ridere, però, vedere la conferenza stampa a conduttori unificati, con Gabanelli, Santoro, Floris, Iacona e Annunziata. Perché quasi tutti, con un po’ di fantasia, potrebbero in realtà adeguarsi alla nuova norma, sacrificando il format originale della trasmissione.
L’unica davvero impossibilitata a stare dentro quei paleddi, essendo il suo programma un faccia a faccia, è la Annunziata.

  1.  Gosseddu, ber biacere, è negessario inserire il link correddo…

    mc

    p.s. nel merito sono concorde e in più, con Francesco Costa, la questione davvero indecente è la seconda cosina votata (all’unanimità) dalla commissione: l’esclusione dai confronti delle forze politiche sotto il 4% alle scorse Europee…
    E non ci sono interessi di bottega, a meno di considerare, correttamente, la bottega come quel luogo dove l’allargamento del diritto di parola viene prima di tutto

    utente anonimo
  2. Ho gorreddo il ling.