21 GIUGNO 2009

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Cose (pensate da Oleg Curci e rilanciate da Giuseppe Civati) che non si vedranno il 27 giugno al Lingotto (e che sarebbe bello non si vedessero mai più nel Partito Democratico:

- nessuna Canzone popolare, né Mi fido di te: ci vuole un’altra musica;
- nessuna citazione dal Piccolo principe, né dichiarazioni monumentali del tipo: «sto fino alle elezioni» oppure «dopo il mio mandato, vado in…»;
- palchi rotanti e tavolette invisibili per discorsi memorabili;
- nessun vecchio che faccia il giovane né giovani invecchiati prima del tempo;
- nessun "congresso nel congresso" nei corridoi;
- nessun luogocomunismo;
- nessuna votazione per alzata di delega (al limite si alza il gomito… ma solo sabato sera e senza guidare);
- nessun discorso che inizi con : «Vi porto il saluto del… improvvisamente assente per motivi istituzionali…».

  1. Se posso contribuire alla lista:

    - nessun dirigente coi baffetti che legge il giornale, in prima fila, per tutto il tempo;

    - niente capannelli di gente che si fa i fatti suoi;

    Gold Drake

    utente anonimo
  2. Ho cercato un po’ di informazioni su questa cosa dei Piombini, perché volevo capire meglio, essendo incuriosito anche se forse anagraficamente tagliato fuori. Se posso dire una cosa, se voi non uscite di lì con la bomba di Serracchiani candidata segretaria del Pd, che è la cosa più forte che potete fare in questo momento, voi perdete un’occasione fondamentale. Verrete schiacciati tra Franceschini e Bersani.

    Comunque, tutto molto interessante, speriamo solo che non sia una bolla di sapone.

    Carlo

    utente anonimo
  3. Carlo, fimerei subito per quel che dici…