10 GIUGNO 2009

Il destino di un Popolino

Mauro Zola, giornalista biellese con delle punte di insopportabilità simili alle mie, ma assolutamente brillante, una vera testa pensante, mi scrive per lanciarmi una sfida senza mezzi termini: pubblico con il suo permesso la mail, e mi piacerebbe che i lettori di Popolino dicessero la loro. Poi dirò la mia, ma per favore non fatemi fare figure e non lasciate sPopolata la pagina dei commenti.

Qualche volta perfino mi stanco di avere sempre ragione.
Ti parlavo delle mie perplessità sui blog, soprattutto su quelli dediti all’informazione locale, ed ecco che il tuo Popolino abdica platealmente, si tira da parte, perse le comunali si volta pagina, si torna al cazzeggio e ai cazzi propri invece di proseguire nell’informazione politica locale (che invece è interessante per tanti, che invece è utile, che invece… ), quella la si lascia ai bistrattati bisettimanali biellesi, che la faranno male ma comunque la fanno (sono pagati per farla, questa è una discriminante fondamentale).
Ecco perché i blog non sostituiranno mai l’informazione.
Vuoi smentirmi? Metti in un cantuccio il NYT, il fumetto d’autore ecc ecc (usali come riempitivo), e vai avanti, tra un anno ci sono le regionali, nella tristanzuola sede del Pd locale già si complotta per il candidato (lo vedresti così male il Baragiot in trasferta?). C’è molto da fare, c’è molto da scrivere, gente da far incazzare, personaggi da ridimensionare. Il resto sono soltanto chiacchiere.

  1. Ha ragione, Mauro.

    e sai che ti dico: io ci starei e sono sicuro che saremmo in un po’…ritengo che sia necessario ricostruire il “campo” di qualche cosa che al momento sento di poter definire solo con una serie di “non” e che per sintesi direi “il campo di non quelli là” e che ciò non si può fare senza la comunicazione, l’informazione, i media…

    e inoltre che ciò si deve fare ma solo per situazioni PD-RC-IDV free…

    sai com’è, ho la gastrite

    marco c.

    p.s. ODDIOOOOO!!!! mi accorgo ora che il Captcha è “GOV”!!!

    è un segno, se mi cerchi, sono quello che dorme alle Selle di Rosazza col fucile spianato…

    utente anonimo
  2. Per quel che mi riguarda sono venuto su Popolino attirato dagli altri argomenti. però devo ammettere che, pur essendo di Ferrara, nelle cronache politiche locali, soprattutto fatte con questo stile, ho trovato molti spunti interessanti anche per la nostra situazione. Insomma siamo tutti sulla stessa barca, per cui io voterei per continuare.

    ciao, Vincenzo

    utente anonimo
  3. Bè, la prima cosa che mi viene in mente, nel fare un confronto tra un blog e, nel caso, il bistrattato/bile bisettimanale locale è una semplice questione di linea editoriale.

    Nel caso del blog può essere mantenuta modificata, storpiata a piacere senza altra responsabilità che quella nei confronti dei suoi lettori,

    il bisettimanale, e qui la discriminante indicata da Zola potrebbe venir interpretata come lapsus freudiano, viene pagato per fare informazione politica, e senza malizia, mi viene in mente che chi paghi per un prodotto normalmente punti ad ottenere un risultato… (non volendo usare il termine “addomesticato” dirò in linea con le aspettative…) se e come queste ultime riguardino lo “sponsor” od i destinatari del prodotto stesso, il pubblico, penso possa essere oggetto di interminabile dibattito.

    Certo la carta dovrebbe garantire maggior autorevolezza, peraltro agli occhi dei disinformati a parer mio, non ne farei un assunto ontologico, innegabilmente il blog o, più correttamente, i blog

    garantiscono una pluralità il cui limite è solo la volontà propria e la voglia di imparare

    così si introduce un nuovo discrimine chi è in grado di “educare” meglio e più efficacemente?

    Parlo di stimolo puro e semplce a voler conoscere altro, a volersi informare, non la presunzione del “sapere già” che origina sopratutto analfabetismo di riflusso;

    attenzione perché l’ipertestuale usato con criterio è una vera e propria rivoluzione

    In sostanza, la forza della carta stampata sta solamente nella tradizione?

    Perché se è questo ciò che si crede da parte delle attuali redazioni mi pare di un’ingenuità allarmante

    Non sono in grado di stabilire quando possa scoccare la scintilla fatale, anche i telefonini fino al 1991 erano ingombranti come cassonetti e più dispendiosi di un elicottero privato, ma non la ritengo una cosa tanto improbabile…

    Due parole, poi, a proposito del format per la destinazione e la fruizione del blog in oggetto, ed è un parere meramente personale:

    preferisco incazzarmi con poche mirate azioni e continuare a leggermi estratti dal NYT, cazzeggio, fumetto d’autore etc

    piuttosto che un martellamento stile bottegone in vista delle regionali, del resto deve ancora arrivare ottobre col Baffino che uscirà dall’ombra a ridiscutere tutto il partito, ma probabilmente questa è una mia personale allergia nei confronti di tutto ciò che possa apparirmi forzatamente programmatico

    utente anonimo
  4. Probabilmente del commento precedente non ho capito neanche la metà. Sono vecchio e un po’ rincoglionito. Solo una cosa mi pare di averla afferrata: è grazie a chi la pensa così che noi giornalisti dinosauri camperemo decentemente fino alla meritata pensione.

    MZ

    utente anonimo
  5. Montanelli è arrivato a 92 anni, Biagi ad 87 dunque, perchè no?…

    del resto coltivare l’orticello non è mica un reato,

    loro però informazione ne facevano

    utente anonimo
  6. E’ un piacere constatare che la retorica prospera anche nell’era di internet.

    Viva gli orticelli, chi li sa coltivare bene e i raccolti copiosi.

    MZ

    utente anonimo
  7. Posto che sono di Cosenza, profondo sud, do la mia breve opinione sul blog.

    L’idea di interessarsi del locale è ottima ma, un conto è parlare sia d’altro che di biella, un conto è fare un blog monotematico su biella. Questo perchè ci sono tanti spunti che chiunque può prendere dai fatti che succedono nel piccolo mondo di una provincia, ma leggere solamente di questo non so a quanti non-biellesi interessi

    utente anonimo
  8. cavolo…, di Cosenza, io a due mesi (1961) mi sono trasferito a Praia a Mare (CS) con la famiglia nella colonia di biellesi che lavoravano nelle fabbriche tessili che il Rivetti aveva aperto li’ con i contributi della cassa per il mezzogiorno, (salvo poi rivenderli allo stato quando la cosa funzionava meno)… Forse a ragionare di cose biellesi si trova un legame anche con voi…

    EZ

    utente anonimo
  9. attenzione a tirare in ballo la retorica trattasi di anguilla scivolosa da maneggiare, non si fa tempo a stigmatizzarla che se ne produce a chili e con quella come concime sai che messi abbondanti…

    utente anonimo
  10. è un fatto che io sia finito qui cercando informazioni su “La vittoria di Vittorio” che, da biellese profugo, non ho trovato in nessun altro angolo di carta e di web. Tifo per l’angolo locale di Popolino, quindi. E chissà, magari tra tutti riusciamo a darti qualche spunto.

    (il sogno sarebbe un bel website d’informazione su Biella. Indipendente e incazzato. Per ora lo teniamo qui, in un cassetto)

    Canna

    utente anonimo
  11. voto per il website su Biella.Indipendente e incazzato, quanto alle “messi abbondanti” da produrre penso che piu’ che cosi’…

    EZ

    utente anonimo