20 MAGGIO 2009

Pamphlet anch’io

Lo so che l’argomento Obama esce dalle orecchie un po’ a tutti (più fastidiosi di quelli che parlano di Obama ci sono solo quelli che non sopportano che si parli di Obama, però). Lo cito perché mi sono tornati in mente gli adrenalinici giorni della campagna elettorale, quando i reportage raccontavano il lavoro dei volontari, quelli che passavano le giornate al telefono, cercando di convincere lunghe liste di iscritti al voto a scegliere un candidato o un altro.
Ebbene, spinto dall’uscita del pamphlet di cui raccontavo ieri - a proposito, sulle versioni on line dei nostri giornali tutto tace. Mah. – vorrei spiegare come funziona da noi il reclutamento telefonico, la moral suasion elettorale, insomma cosa fanno i candidati biellesi per allargare, diciamo così, la base elettorale.
Neppure io farò nomi o riferimenti diretti: se pamphlet deve essere, che lo sia fino in fondo. Il nostro aspirante assessore, che oggi è un semplice consigliere di minoranza, nel tempo libero si dedica a un’attività ricreativa-culturale. Non dirò quale, fate conto che siano le partitelle di calcetto tra scapoli e ammogliati.
Ebbene, in questi giorni precedenti all’apertura dei seggi, il nostro sta telefonando a tutti i calciatori da dopolavoro del territorio. Per minacciarli: “Se non voti per noi, quando avremo vinto e avremo il potere organizzeremo tornei su tornei, e tu non li vedrai nemmeno col binocolo, ed è meglio che ti dai da fare a convincere anche i tuoi compagni, perché non vi basterà neppure cambiare sport, vi impediremo anche di giocare a Subbuteo”.
Per dire il livello.

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