29 MAGGIO 2013

Il disprezzo di Anna Finocchiaro per Anna Finocchiaro

Anna Finocchiaro doveva certamente essere una persona piena di qualità, una volta. E forse le ha ancora tutte, quelle qualità, ma a un certo punto è successo che per qualche motivo ha preso l’abitudine di presentarsi all’opinione pubblica come una donna sempre sprezzante, amareggiata e ormai ampiamente incagabile, con rispetto parlando.
Come in questa dichiarazione, sgradevole fin dal tono, ma soprattutto nel contenuto: perché dubitare della fattibilità delle riforme, dopo che ce le hanno promesse cento volte, è non solo comprensibile, ma dovrebbe consigliare a tutti un minimo, davvero minimo di cautela nel giudicare chi, come Giachetti, cerca invece una via d’uscita nel caso finisca come è sempre finita tutte le altre volte. Anzi, detto francamente, Giachetti e chi con lui ha firmato quella semplice, pulita – e rispettosa di un referendum che non si è mai fatto, con danno enorme – mozione di ritorno al Mattarellum, beh, andrebbe solo ringraziato.
Ma l’aspetto più incredibile di tutta questa vicenda è che un simile inaccettabile atteggiamento venga proprio da Anna Finocchiaro, visto che proprio lei, lei e non un’altra, aveva depositato un progetto di legge di contenuto identico (abolizione del Porcellum, ritorno al Mattarellum) non un anno fa, non un mese fa: nove giorni fa. Se vuole rivolgere questi atteggiamenti verso qualcuno, Finocchiaro inizi da se stessa.

  1. Bene bravo bis! (Per una volta concordi con Renzi nell’attaccare Finocchiaro ;) )

    settolo
  2. Ricordo, ancora una volta, che quando la si nomina o si scrive il suo nome, i cavalli nitriscono come con Frau Blücher

  3. ma usa quel tono lì anche quando ordina al ristorante?
    no perchè è pericoloso eh, si sa che i camerieri…

  4. Ma magari vorrebbe solo che le venisse riconosciuto lo ius prime legis…

  5. Pingback: alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 29.05.13 | alcuni aneddoti dal mio futuro

  6. Si però è anche imbarazzante che chi ha firmato il documento una volta in aula vota contro. E sai a chi mi riferisco

     

    marcol