28 MAGGIO 2013

Il partito dimezzato

Mi spiace dover insistere, ma come dicevo ieri, da Epifani in giù, è già partita una bambola autoassolutoria che semplicemente non si può sentire.
Nel 2008 Rutelli prese il 46 per cento al primo turno – perse poi al secondo, come è noto – e al Pd andarono 521mila voti (pari al 34 per cento).

Ieri il Pd si è fermato al 26 per cento, ovvero a 267mila voti: la metà, in cinque anni il Partito Democratico ha dimezzato il suo bacino elettorale, e tutta la coalizione a sostegno del candidato ha preso, sommata, meno voti del Pd da solo cinque anni fa. E, con l’affluenza del 2008, il Pd oggi starebbe sotto il 20 per cento.


Come si possa gioire di questo dato banale, o sostenere che questo è un voto di approvazione per l’operato recente del Pd, è argomento per la psichiatria, non per la politica. Poi, certo: nel 2008 c’erano anche le politiche – sarebbe interessante verificare se oggi il dato nazionale farebbe da traino o piuttosto da freno a quello locale – e comunque questa non è una riflessione fatta per levare meriti al risultato di Ignazio Marino, anzi: semmai il contrario. Il suo profilo – radicale, e ben più a sinistra di quanto non sia il partito al momento – è molto, molto diverso da quello di chi è alla guida del partito e del governo, e non a caso se ne è tenuto lontano durante la campagna elettorale. Proprio per questo strumentalizzarlo non gli rende giustizia, e concludere che quindi il Pd va bene così com’é significa essere disonesti, scemi, o entrambe le cose.

  1. entrambe le cose. Ormai ce lo hanno confermato da tempo.

  2. “E, con l’affluenza del 2008, il Pd oggi starebbe sotto il 20 per cento.”. Me la spieghi?

  3. Bello poi intestarsi il risultato di Marino come se fosse stato il loro candidato

  4. certo che rosicare perché per una volta il nostro partito tiene è una brutta cosa

  5. JP: 267605 è meno del 20% dei votanti nel 2008

  6. Yuri, l’argomento del rosicare è veramente scandaloso.

  7. così come fare un confronto così secco su elezioni del passato con liste civiche a sostegno del candidato completamente diverse rispetto a quelle di oggi, così come gli schieramenti, o assumere che a parità di affluenza sarebbe andata al pd solo una determinata percentuale. ragioniamo sul fatto che teniamo perché ci vota il nostro zoccolo duro, che questo voto non è un si al governo delle larghe intese, per roma che è evidente che la gente non volesse alemanno..la tua analisi così come è fa un pochino ridere

  8. Yuri, la mia è l’analisi di chi tiene a questo partito. Non so la tua.

  9. Il partito tiene dove NON segue l’indirizzo della Direzione e fa il partito di sinistra, mi pare. Popolino HA RAGIONE DA VENDERE: sono disonesti o scemi o entrambe le cose (questa è l’unica certezza che ho)

  10. La miopia di chi dibatte se Marino sia più del Pd o di OccupyPd è imbarazzante. Si è vinto solo perchè gli altri han perso peggio. E poi il problema è: è sufficiente vincere se poi ci si accoltella dal giorno dopo? Per questo obiettivo bastava D’Aema…
    Costruiamo in altro PD.

  11. grande argomentazione questa..la mia di chi ieri a mezzanotte portava i sacchetti del dopo aperitivo del tesseramento al circolo e oggi comincia le chiamate ai 100 iscritti del circolo per capire chi c’è alla festa democratica di luglio..però forse dalla tua analisi emerge che ci tieni di più

  12. Yuri e Paolo, secondo me state dicendo la stessa cosa più o meno. Che c’è poco da gioire, semmai c’è da tirare un sospiro di sollievo per lo zoccolo duro che tiene. Mi sembra che però siate concordi nel dire che non sia il caso di trarre da questi risultati un segnale di approvazione per l’operato del PD e del tipo di governo che ha messo in piedi.

  13. Secondo me l’analisi di Paolo non fa ridere proprio per niente, anzi, e non è una questione che riguarda quest’ultima votazione. Da elettrice storica del PD (che però alle ultime votazioni non l’ha scelto perché quando è troppo, è troppo) dico che questo andazzo va avanti da ANNI, da anni vedo un partito che di centrosinistra ha solo il nome, sempre tentennante, mai deciso fino in fondo nelle scelte, che dà un colpo al cerchio e uno alla botte, che dice bianco e poi forse non fa nero, ma grigio scuro sì. Non è una fine analisi politica la mia? Amen, ma sai quanti ce ne sono come me che sperano soltanto in un cambiamento vero che per me sarebbe, per fare un esempio, Civati segretario (tanto per far capire qual è la linea che condivido) e fuori a calci tutti quelli che hanno imbastardito questo partito e che non hanno MAI saputo soddisfare le attese e le speranze di tanti che hanno creduto nel progetto iniziale. Quelli a cui preme la sopravvivenza anzi la vita vera del PD, non possono avallare questo andazzo e le scelte fatte dalla dirigenza, è un suicidio vero e proprio e mi pare talmente lapalissiano che, veramente, chi va per questa strada o è un imbecille oppure è completamente in mala fede, tertium non datur come dicevano il latini, per concludere con una frasina colta

  14. C’è solo una cosa da fare sempre: candidare gente valida.
    Il resto è fuffa. Fuffa con la F maiuscola.

  15. Perché no? Se ci fossimo presi una stangata nessuno avrebbe detto che è colpa di Letta?

  16. @jonathan, certo avremmo avuto un sacco di editoriali e post dello stesso tenore “gli elettori contro il governo tecnico” però questo è il “gioco” dei commentatori politici.

  17. JP, si qualcuno si. Ma di sicuro Letta non si sarebbe assunto nessuna colpa “sono dinamiche locali”.

  18. Sto facendo qualche calcolo confrontando con le Regionali. A Roma vince il centrodestra, praticamente.

  19. Insomnia, io apprezzo lo sforzo. Ma sostenere che il PD sta vincendo le amministrative “nonostante” il PD è molto di più di una forzatura retorica: è una palese stronzata.

  20. Jonathan, sono un po’ stanco di questo tuo tono. Non so chi sei, e non capisco perché dovrei sopportarti, francamente. Se sei contento, buon per te.

  21. ma dei risultati in friuli che abbiamo detto? Il venerdì sera tutti eravamo pronti con i fazzoletti per la povera Debora, eravamo sicuri che lo spettacolo offerto con l’elezione PdR avrebbe avuto un effetto disastroso. Poi ha vinto, nonostante il PD. Tutti a dire che meno male che avevano le beghe a Roma così l’avevano lasciata sola…. adesso cos’è cambiato?

  22. a dire il vero la stragrande maggioranza dei commentatori (da terzisti) sta lavorando dal 1994 a un governo di larghe intese, e di solito nega l’evidenza pur di dimostrare di aver ragione
    io riporto qui una prospettiva storica, allargando i dati di Paolo
    al primo turno
    nel 2001 Veltroni prese 800 mila voti (349 mila pds+margherita)
    nel 2006 Veltroni prese 921 mila voti (ulivo a 438)
    nel 2008 Rutelli prese 761 mila voti (PD a 521)
    ieri l’incolpevole Ignazio Marino ha preso 512 mila voti (meno del PD 5 anni fa…)

    ora, se questo è “tenere” o addirittura una vittoria, non so cosa altro debba succedere per farvi pensare il contrario…
    io sono più in linea con l’analisi di una che ha vissuto sulla sua pelle certe dinamiche degli ultimi anni
    http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-comunali/comunali-serracchiani-vinciamo-nonostante-il-pd/129719/128230

  23. Gianni Burzi, secondo me.

  24. Oh, Cosseddu, ho ferito la tua suscettibilità? Bannami, che devo dirti, questo non è mica un dibattito dal vivo, puoi ancora farlo. Ma stronzata rimane.

  25. Certo, perché lo dice Jonathan Pine. Mecojoni, proprio.

  26. Pingback: Chi ha vinto le amministrative (analisi di soli numeri, astenersi perditempo). | Cronache dal nord Italia

  27. Dedico la mia vita a confutare le divoranti analisi politiche di Paolo Cosseddu, il più grande politologo di Biella.

  28. Contento tu. Io a dedicare la mia vita a te non ci penso proprio.

  29. Chiunque abbia fatto campagna elettorale a Roma, o anche solo parlato con le persone, sa quanto sia stato difficile: il pd è stato salvato dai tanti candidati al consiglio o ai municipi (più ancora che dallo stesso Marino, IMHO) che come principale ostacolo hanno avuto quello di essere del pd. Anche se l’esercizio di dire “con gli stessi voti nel 2008 saremmo stati al 20%” è una palese forzatura (concordo con Yuri su questo, e del resto credo che lo stesso Paolo lo sappia, è chiaramente un calcolo un po’ provocatorio) l’analisi di cosseddu mi pare banalmente incontrovertibile. Pensare che tutto vada perchè si è crollati meno degli altri (perché vincere non si è ancora vinto, eh?) è follia pura.

  30. paolo, condivido il tuo intento e il tuo spirito, ma non sono del tutto d’accordo con la tua analisi del voto.

    primo: il dato del 2008 era “drogato” dal 33% nazionale del pd di veltroni (risultato mai più raggiunto), e io penso che quel risultato, e l’impostazione con la quale lo si raggiunse (candidando il “romanista” e il “laziale”, l’operaio e l’industriale, e finendo per trovarsi a dover gestire calearo o chi per lui), abbiano fatto più male che bene al pd.

    il pd di oggi non può essere paragonato con quello del 2008. il pd oggi ha certamente dei problemi e deve essere ricostruito, ma i suoi problemi a mio giudizio sono proprio incominciati allora.

    secondo: è vero che il profilo di marino è radicale, e ben più a sinistra di quanto non sia il partito al momento, però dietro marino c’è bettini, che a mosso tutto il corpaccione del partito romano a sostegno di marino. fatti spiegare bene da qualche tuo collega romano chi è bettini, e capirai che il “profilo radicale” di marino non è certamente il motivo principale per il quale marino è andato bene.

    ultimoo: io capisco che bisogna saper leggere i risultati evitando di festeggiare quando non è il caso, eccetera eccetera. però francamente mi piacerebbe che i miei compagni di partito, almeno il giorno dopo un risultato comunque positivo, si lasciassero andare a qualche sorriso e a qualche rallegramento, a un minimo di soddisfazioni. invece di indicare subito la cacca pestata per strada. solo il giorno dopo eh, poi si può incominciare con l’analisi del voto e di tutti i problemmi che evidanzia.

    tu hai mai visto berlusconi sottostimare una sua vittoria? non sarà anche un po’ per questo che vince da 20 anni? noi siamo sempre molto bravi a dire che quando si perde è colpa nostra e quando si vince non è merito nostro, il che può essere anche giusto nello specifico, ma diciamo che non contribuisce a costruire la nostra fiducia, né quella del nostro elettorato.

    in quest’ottica, io penso che epifani abbia fatto bene a rilasciare delle dichiarazioni di soddisfazione. diciamo un po’ come un allenatore che dopo una partita vinta stentatamente dice comuque che la squadra ha offerto un’ottima prestazione. il che non vuol dire che non abbia ben chiaro quali siano i problemi di gioco. ma il ruolo di un generale è anche quello di galvanizzare la truppa, o no?

    Carlo M
  31. Il diavolo nei dettagli, Paolo, quel 20% lì connota qualcosa…

  32. Segnalo anche che Obama nel 2012 ha preso 9 milioni di voti meno che nel 2008… che fallimento.

  33. Carlo, a parte che Bettini lo conosco bene, ma faccio sempre fatica a capire il tipo di ragionamento che fai tu: e poiché abbiamo appena non-vinto le elezioni e siamo finiti a governare con Berlusconi, lo capisco anche meno.

  34. Adesso aspettiamo qualche giorno e va a finire che ha vinto il M5S ahahahaha rosiconi

    Kaifa
  35. Secondo Wikipedia ne ha presi 65,9 milioni nel 2012 contro 69,5 nel 2008, quindi ne ha persi 3,4 milioni. Con 2,6 milioni di votanti in meno, però. Non sono un esperto di elezioni US, quindi mi fermo qui

  36. Io credo che il PD abbia misteriosamente tenuto più di quel che chiunque potesse aspettarsi, per cui si, è una vittoria. Però è vero che, a leggere i dati, non c’è proprio nulla da festeggiare. Ci si può al massimo rallegrare che non ci sia stato un tracollo e che gli altri abbiano “perso di più”. Questo ci dice che, certamente, c’è del buono su cui ricostruire, ma che per vincere non basta (può forse bastare alle amministrative, alle politiche ci asfaltano). L’idea che tutto vada bene così com’è è ridicola e chi lo sostiene deve essere messo in condizione di non decidere proprio nulla. Si deve ricostruire un rapporto di fiducia tra elettori e eleggendi e una classe dirigente all’altezza del compito è l’unica strada.

  37. A volte si può vincere anche indietreggiando.

  38. giaimeddu, ma infatti io che dicevo? rallegrarsi un momento, mica festeggiare. non ho mai detto né pensato che tutto va bene così com’è. rallegrarsi una mezza mattinata si può?

    risultati come quello di ieri aiutano a ricostruire un rapporto di fiducia tra elettori ed eleggendi. è evidente che ci vuole ben altro, e nn è questo il cambiamento, però si deve anche saper cogliere l’aspetto positivo di un risultato.

    Carlo M
  39. Carlo, certo, cogliamo pure l’aspetto positivo e, cioè, che il PD una certa percentuale di voti li prende a prescindere da quel che fa (e per me questa è una cosa incomprensibile), ma da qui bisogna ripartire per fare le cose bene. Perché ci sono persone che ne sono capaci e che possono andare a pescare nell’astensionismo.

  40. Il problema non è certo poter o meno festeggiare una vittoria. Ma il pericolo che venga strumentalizzata per poter affermare “va tutto bene, il calo del Pd è fisiologico e colpisce tutti i partiti. Anzi il ns in misura minore”. E che rimanga tutto com’è e tutti dove sono.

  41. I dati si possono confrontare con i dati di Roma alle Regionali 2013

    Regionali su Roma (69,38%):PD: 426.234, 32,28%

    Lista Zingaretti: 76.617, 5,80%

    SEL: 59.824, 4,53%

    CD: 26.078, 1,97%

    PSI: 21.768, 1,64%

    Totale: 610.521, 46,24%

    Nicola Zingaretti: 715.348, 45,35%

    _______________

    PDL: 228.895, 17,33

    Totale CDX: 373.455, 28,28%

    Francesco Storace: 392.174, 24,86%

    ___________

    M5S: 222.410, 16,84%

    Davide Barillari: 316.923, 20,09%

     

    Comunali (52,81%):PD:  267.605, 26,26%

    Lista Marino: 75.494, 7,40%

    SEL: 63.728, 6,25%

    CD: 14.735, 1,44%

    Verdi: 6.299, 0,61%

    PSI: 5.853, 0,57%

    Totale: 433.714, 42,56%

    % calcolata sui voti validi ai candidati a sindaco: 36,04%

    Ignazio Marino: 512.720, 42,60%

    ___________________

    PDL: 392.174, 19,21%

    Totale CDX: 323.272, 31,72%

    % calcolata sui voti validi ai candidati a sindaco: 26,86%

    Gianni Alemanno: 364.337, 30,27%

    _______________

    M5S: 130.635, 12,82%

    % calcolata sui voti validi ai candidati a sindaco: 10,85%

    Marcello De Vito: 149.665, 12,43%

     

    Nonostante un -16,57% di calo dell’affluenza il PDL (e la coalizione e il candidato) rimane pressoché stabile, con un leggerissimo calo di 30.000, come numero di voti. Al PD (e alla coalizione e al candidato) spariscono un 200.000 voti, l’unico che guadagna è SEL che si porta a casa quasi 4000 voti in più. Al M5S spariscono 167.000 voti al candidato e 91.000 alla lista.

     

    Invece di gridare al “successo” (manco avessimo vinto al 1 turno) ci vogliamo chiedere dove sono finiti i 200.000 voti che sono spariti in 3 mesi??

    Jay
  42. Invece delle percentuali vedessero i risultati assoluti e confrontassero quelli!

  43. L’analisi di questi dati dimostra che aveva ragione Veltroni, alla fine. Il PD deve essere maggioritario, non vetero-identitario.

    uqbal
  44. @uqbal a me pare proprio il contrario: che a furia di cercare di essere maggioritario, ci si ritrova in caduta libera. Io di identità, dalla seconda caduta di Prodi in poi, ne ho vista ben poca.

  45. Carella

    Però Veltroni i voti li ha presi. Andato Veltroni, dopo quattro anni di Bersani, i risultati sono questi. Poi possiamo raccontarcela come vi pare, ma dire che oggi è colpa di Veltroni è come attribuire la brutta stagione della Roma di Zeman a Spalletti. Non Luis Enrique o Ranieri. Spalletti.

    (gli allenatori della Roma li ho dovuti googlare, perché non ci capisco una sega)

    uqbal
  46. Non ho nominato Veltroni, ho criticato la tua osservazione perchè penso proprio l’opposto: che una voluta mancanza di una precisa identità e conseguente linea politica sia la causa della continua emorragia di voti; che non si arresterà se non gliene daremo una.

    Quel che conta non è vincere e ambire a governare bene, come disse Veltroni, ma il quid è COME si governa (e, date le scellerate scelte degli ultimi mesi, anche CON CHI), ovvero quali scelte si faranno una volta conquistato il potere. La gente non si scomoda nemmeno a votare se pensa che, Pd, PDL o M5S, alla fine non cambierà nulla. E infatti…

    A giusticazione di Veltroni appunto che le cose son cambiate rapidamente: era un’altra Italia appena 5 anni fa.