5 DICEMBRE 2012

Sassolini

Poi non ne parleremo mai più, perché non voglio girare il coltello nella piaga – che randellata, però, ragazzi – ma negli ultimi due mesi credo di aver subito una certa quota di critiche ingiuste, da quella di essere un rosicone a quella di essere un inciucione, ad altre persino meno ripetibili, per una serie di cose che ho scritto e che poi, banalmente si sono verificate. Altrettanto banalmente, sostenevo che Renzi stesse facendo una serie di brutti errori, e che avrebbe perso. Non è che ci volesse Nostradamus, eppure mi sono sentito le mie.
Ora che tutto è finito, e che è andata come è andata, ciò che avevo scritto lo ritrovo nell’analisi di persone stimate, la cui competenza non credo possa essere messa in discussione.
Ne cito solo alcune, tanto per dare l’idea.

Su ValigiaBlu, Dino Amenduni fa un’analisi della campagna di Renzi e scrive, tra altre cose molto precise:

Attaccare il PD nel complesso come corresponsabile dei fallimenti dell’Italia degli ultimi venti anni può aver messo automaticamente insieme Bersani e ‘la ditta’, cioè tutti i corpi intermedi dei partiti (non solo i grigi apparati, ma anche tanti attivisti delle giovanili del Partito, tanti volontari delle feste dell’Unità, una parte degli amministratori locali: in sintesi, chi tiene il Partito in piedi durante l’anno) che fino a settembre non si erano ancora schierati con il segretario.

Che poi è quello che, con minori doti di sintesi, avevo scritto qui, mentre qui elencavo le giravolte e gli impazzimenti in corso d’opera che pure Dino descrive.
E ancora:

Enfatizzare la difficoltà nelle procedure di voto come conseguenza di regole arzigogolate (allo scopo di mostrare l’ostilità del gruppo dirigente verso Renzi) può aver spaventato inutilmente una quota di elettori in uscita dal centro e dalla destra, oltre che una parte degli astenuti storici. In realtà chi ha sperimentato l’esperienza di pre-registrazione più voto nella giornata di domenica sa di aver perso pochi minuti e di aver fatto due code invece che una: un fastidio che, pur se in parte incomprensibile, si è rivelato assolutamente ragionevole.

Argomento di cui avevo parlato qui, lo stesso post in cui sostenevo anche che il caso Serra è “un errore da matita blu”, come ha scritto oggi Cocconi su Europa:

Renzi non lo ammetterà mai, anche perché è stato criticato duramente su alcuni giornali, ma il caso Serra non lo ha certo aiutato ad allargare i consensi. Un renziano di ferro, alla Leopolda, ci ha raccontato che, curve dei sondaggi alla mano, la cena milanese del finanziere del 19 ottobre ha segnato un’inversione di tendenza in una campagna che marciava dritta verso il potenziale sorpasso.

Infine, cito Giovanna Cosenza, e la sua opinione sui limiti della rottamazione come piattaforma, di cui avevo scritto sempre nel medesimo post, e con un certo anticipo prima che il tema divenisse opinione diffusa:

Il frame della rottamazione era tanto potente quanto sbagliato. E perché mai, direbbe qualcuno, se è proprio grazie a quello, che Renzi è arrivato dove è arrivato? Perché la rottamazione era ed è rimasta fino alla fine un frame di contrapposizione e protesta, non di proposta. Negazione, non affermazione. E se parti con la negazione, puoi anche fare molta strada, ma alla fine non vinci, perché si vince costruendo un frame proprio, non smontando quello altrui, come insegnano le numerose sconfitte della sinistra italiana. Non solo, se parti con la negazione, ci resti ingabbiato per sempre: hai voglia a dire che il programma ce l’hai, è bellissimo e basta leggerlo, tutti continueranno a pensarti come l’uomo che distrugge, non che costruisce. E infatti com’è chiamato Renzi? Il rottamatore. Da tutti, pure dai suoi. Insomma, Renzi è riuscito a replicare nel centrosinistra la stessa strategia perdente che il centrosinistra ha agitato invano per anni contro il centrodestra.

Potrei continuare, ci sarebbero parecchie altre cosette, ma era tanto per dare l’idea. Ora qualcuno dirà che Amenduni è un maledetto vendoliano, che Cocconi è un inaffidabile trasformista, che Giovanna Cosenza è segretamente stipendiata dai Marxisti per Tabacci. Altri diranno che le primarie son finite, che non ha senso tornarci sopra, chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto, scurdammoce ‘o passato.
E infatti, dicevo, non ne parleremo più. Era tanto per non lasciare in sospeso i tanti commentatori che sono stati così duri in questi mesi, sapete com’è.
Tanto dovevo.

  1. Mi aspettavo tutt’altro :)

  2. Alla fine sei stato quasi moderato!

  3. la verità è che tutti questi commentatori hanno letto Popolino e ora si fanno belli delle tue analisi :D

    Scherzo, naturalmente. Però, sarà un caso, ma dopo quel tuo famoso post ho sentito tantissimi, anche insospettabili (anche la Santanchè, per dire) usare l’espressione “il corpaccione del partito”, che non mi sembra fosse proprio di moda fino a quando l’hai usata tu…

    Ora, dicci la tua sulle primarie per i parlamentari: quai sono i punti critici? Perchè oggi tutti ne parlano, i renziani ci stanno mettendo il cappello (va benissimo che, ora che la battaglia è quasi vinta, la condividano; però, farla passare per un’idea loro o di Vassallo è un po’ disonesto…), ma il rischio è che le regole le decidano i furbetti del caminetto, su misura per i loro amici

    silbi
  4. Per quel po’ che ti conosco, ne parlerai ancora

  5. Ma no, fidati. Non vedevo l’ora che finisse, non ne potevo più.

  6. E’ sufficiente leggere il mio blog, per sapere quanto critico sono stato con Renzi, prima e durante il voto . Sono dunque a prova di sassolini.

    L’analisi di Amenduni la classifico nelle cazzate emerite: ambigue, generaliste, ingenerosa e persino bugiarda; non fa altro all’indomani del voto, di riproporre l’argomentazione del politburo: Renzi vuole distruggere il partito tutto; non solo D’alema e la Bindi. Ma anche i corpi intermedi, le giovanili, i volontari, gli amministratori.

    Coloro che tengono in piedi il partito. Amenduni per onestà intellettuale deve aggiungere :” che tengono in piedi il partito nonostante la nullità dell’azione parlamentare degli ultimi 20 anni; fatte salve le parentesi Prodi”

    Probabilmente Amenduni è uno di quei nani che non hanno ancora trovato il loro gigante, sulla spalla del quale viaggiare gratis.

    Quanto alle regole caro Paolo, mi meraviglio di te: perchè mai alle primarie lombarde si ripristina il voto ai minorenni? Come nelle precedenti edizioni? L’esito delle primarie ha dimostrato che al lordo degli errori di Matteo Renzi, Bersani avrebbe vinto ugualmente senza dare la netta sensazione di cambiare le regole per convenienza.

    E mi fermo qui perchè ora, anzichè perderci in mezzo ai sassolini, dobbiamo pensare alle primarie per i parlamentari e alle elezioni politiche. Prima di disperdere il patrimonio aggiunto che noi abbiamo apportato al csx e al PD in particolare.

    Tanto ti dovevo.

    Adesso possiamo anche berci una birra insieme.

  7. “io l’avevo detto in tempi non sospetti”
    Dio li fa e poi li accoppia

  8. Neanche adesso ce la fate ad ammettere che dopotutto non funzionava, eh?

  9. come Nostradamus, sempre dopo, però.

  10. A dire il vero son tutte cose che ho scritto prima. Ma il post lo hai letto?

  11. Paolo l’ho letto il post. Non ha funzionato fino in fondo, quello è vero. Ma pur avendo perso secondo me non è stato un totale insuccesso. E comunque se vuoi entro nel merito: 1) attaccare il PD, beh tutti noi (incluso te e l’affezionatissimo) critichiamo il PD da anni, ricambio generazionale, buona politica, etc etc e rinfacciamo parecchi insuccessi tra cui la legge sul confllitto d’interessi e la caduta del governo dell’Ulivo (che state ripronendo, guarda un po’), 2) Serra, gestita male…qualche passo indietro mi sembra sia stato fatto ciò non toglie che secondo me buttarla su “finanza demonio” e semplice populismo visto da chi arrivano le critiche 3) Rottamazione, ricordo che alla prima Leopolda Renzi non era da solo e anche Pippo era entrato nel gruppo rottamatore. Renzi ha fatto autocritica sul messaggio che è passato, e però già qualche merito la sua presenza l’ha avuto visto quelli che si sono “autorottamati” annunciando che non chiederanno la deroga, ci rimane solo la Bindi attaccata alla cadrega. 4) le regole sono stata una porcata, primo usare i volontari dei circoli come carne da cannone per 3 settimane facendogli tenere aperti i circoli per la registrazione. Secondo la confusione sull’opportunità di fare la registrazione online. Terzo il 25/11 io ho fatto un lavoro porco, per 8 ore registrando tanti elettori (ho avuto male al braccio per due giorni, colpa mia che non sono più all’università e non scrivo per ore e ore prendendo appunti). Quarto la bastardata di non permettere a nessuno (di fatto) di registrarsi tra il primo e il secondo turno. D’altra parte Renzi e i renziani avevano davvero quasi tutto il partito contro, e se mi permetti con motivi un po’ sospetti. In più trovo di pessimo gusto questo tuo godere dell’insuccesso di Renzi. tentare di cambiare (e non a cazzo) è comunque meritorio in questo paese ingessato. Vi auguro un maggior successo, e maggior clemenza in caso di insuccesso.

  12. No Michela, non ho nessuna intenzione di tornare nel merito, mi spiace. Quel che è successo è evidente, è inutile raccontarsela. Poi fai tu.

  13. Ah scusa non avevo capito che era il verbo e doveva essere preso come un dogma. Good luck, con questo atteggiamento arriverete lontani tu e Pippo Civati che proprio in quesi minuti sta cercando volontari per ascoltarli e partire dal basso per la sua campagna.

  14. E questo cosa c’entra? Io ho fatto un semplice elenco di cose che ho scritto e sulle quali sono stato accusato di ogni nefandezza. Come è finita è noto, e ciò malgrado avrei comunque torto?

  15. mi ricorda una cosa che girava in ufficio una trentina d’anni fa sul ciclo di vita del progetto; non me lo ricordo tutto, ma solo che finiva con ‘…fine improvvisa del progetto e premiazione dei non partecipanti’ :)

  16. Comunque non c’è niente da fare, anche di fronte all’evidenza insistete. Contenti voi.

  17. ‘noi’ siamo incontentabili, nel senso che non ci accontentiamo degli scritti :)

  18. intitolare “abbastanza sassolini da rifarmi il vialetto d’ingresso” e accusare gli altri di insistere mi pare un po’ tirato per i capelli. Ma va bene lo stesso (comunque, sì: ho letto il post, e anche i link, e anche i post precedenti, e mi piacevano anche, prima che virassi a un livoroso senso di superiorità nei confronti di noi poveri insistenti scontenti)

  19. già: i sassolini nelle scarpe -ammettiamolo- danno parecchio dastidio….Ma ora sono stati tolti :)

  20. che poi, per dire, il vialetto di ingresso se lo guardi dall’altre parte è pure il vialetto d’uscita…

  21. Che forza le tre grazie, coi loro commenti puntuti e i like a vicenda.

  22. L’evidenza è che Renzi ha perso, le ragioni secondo te son quelle. Buon per te, fanne tesoro che ti serviranno l’anno prossimo. Aggiungo che saresti più credibile se facessi un post anche sulle cose buone di Renzi (o non c’è proprio niente?). E comunque te lo ridico, quello che trovo assolutamente riprovevole è godere dell’insuccesso di un tentativo di rinnovamento a cui hanno partecipato tante persone che fino a due mesi fa erano i tuoi compagni di attività politica. Quindi o sono stati tutti lobotomizzati oppure qualcosa in comune ce l’avevate.

  23. Segnalo che molte, a dire la verità la maggior parte delle persone che conosco hanno invece partecipato alla campagna di Bersani. Il loro pregio, ai miei umili occhi, è che non sono venuti ad accusarmi di tradimento, e che… ah, già: che hanno vinto.

  24. ci vogliamo bene, e sai com’è, magari nel 2013 avverseremo una proposta con la stessa calorosa energia con cui nel 2012 l’avremmo appoggiata :)

  25. credo che le cose buone o cattive di un personaggio politico siano visibili alla distanza:ora siamo abbastanza freschi di “cucina”. Certi politici sono come il pecorino, invece…Renzi a me non ispirava alcuna fiducia, ad es, ma sono contenta se le sue meosse da ora in poi mi dimostreranno che avevo torto…

  26. Già lo fate, Maria, già lo fate. Da un pezzo.

  27. Paolo, stiamo volando fra il pavimento e la cera… se qualcuno pensa di poter concorrere alla segreteria del primo partito italiano deve avere maggior ‘impegno’ personale e magari anche uno spin doctor all’altezza; la realtà non è un blog

  28. Uno spin doctor che azzecca le previsioni, magari?

  29. per me non è questione di tradimento. Ma di accanimento, adesso, e di mancanza di impegno, prima. Sarà che il mio è un discorso da persona delusa. Ma non mi piace chi non ci mette la faccia quando è il caso di metterla, e fa lo spocchioso dalla parte del Giusto, dopo

  30. l’accusa di “tradimento” secondo te era una strategia per spingerti in analisi oppure un sentimento che scaturiva dalla passione politica e dall’entusiasmo? Forse avrebbe dovuto farti riflettere.

  31. Non capisco quale obbligo morale avrei dovuto sentire nel dover mettere la faccia su un progetto con cui ero in profondo disaccordo sin dall’inizio del 2011. E non è che la cosa non fosse nota. A dire il vero, sarebbe stato strano il contrario.

  32. Paolo, ma de che? che Bersani vinceva le primarie? o che il 25 dicembre viene Natale? su, cerchiamo d’esser seri… l’epoca dei blog e dei campeggi è finita, ci vuole gente capace di esporsi e di rischiare (cosa che Renzi ha fatto) e non di fare il pesce nel barile che intanto scrive cose intelligenti; l’intelliggenza non applicata alle realtà è quasi dannosa come la stupidità

  33. ma anche di far politica non c’è nessun obbligo, ci sono tanti altri mestieri al mondo

  34. agigungo che io avrei voluto (come tanti, e meno pirla di me) vedere Pippo e Matteo insieme a ribaltare il centro sinistra come un calzino. Per ragioni personali, dell’uno e dell’altro, non s’è fatto. Pippo decide di non fare campagna quasi fino all’ultimo. Poi a urne aperte, alle 17, dopo settimane di attesa e di domande dichiara che ha votato Bersani. In settimana vi sbilanciate un po’ di più, con già qualche “io l’avevo detto”. Ex post i “l’avevo detto” fioccano e ciliegina sulla torta il godere della sconfitta. meglio stare zitti fino in fondo. Più stile.

  35. btw ce ne faremo una ragione, ho visto più di un astro nascente fare fetecchia :(

  36. “te l’avevo detto io” non lo dico nemmeno ai miei figli: è meglio “ora rimediamo”

  37. Poi mi spieghi, se ti va, perché fino a 2 mesi fa i Bersanoidi (ovvero gli asteroidi del sistema bersani) erano il tuo nemico pubblico numero uno… poi alla fine andava tutto benissimo.

  38. ecco forse quello che davvero non avete ancora capito è che i post di popolino erano la sua nuda opinione al netto di interessi o convenienze.
    e che è statao attaccato in ugual modo da renzoidi e bersanoidi.
    comunque tranquille.
    ora rimedieremo.

  39. Ma magari dimentichiamoci Renzi, che evidentemente non ha sfondato, senno’ almeno il 40% lo prendeva no? Mi pare che renzi di fare un partito come tutti minacciavano non ne abbiano nesusna intenzione. Ne’, la butto li’ di buttarsi nella gara per fare il segretario del PD. Fossi in lui, alla luce di quel che ha raccolto, lancerei la sfida a Rossi per la presidenza della Toscana. Che li’ davvero lo scontento della gente di sinistra verso il clebbino che gestisce il potere da 30 anni ha rotto gli argini. E chi sosteneva Renzi puo’ orgogliosamente sostenere di averci provato, senza per questo pensare che per il cambiamento ci fosse solo una opportunita’. Ce ne sono 2 in nemmeno un anno: primarie per i parlamentari, elezione del nuovo segretario del PD.

  40. al gossip, più che ai posteri.

  41. ai post, più che ai posteri

  42. ultimo che poi c’ho da fare: per diventare segretario del PD altro che tre grazie ti servono… ce ne vogliono 33 o 330 o anche 333.333, per cui ci sarà da divertirsi

  43. dovremmo essere te io e Michela

  44. speriamo che non intervenga un napoletano.

  45. per carità sarànno primarie sabaude :)

  46. allora lo sai come si chiama la terza grazia.

  47. un napoletano? tipo Francesco Nicodemo?

  48. uh come sei perspiace. per quello l’avevo nominata, la terza grazia, e me ne assumo volentieri la carica

  49. un graziealcazzo è meglio di un iolavevodetto

  50. vabbè, oggi ho fatto una scoperta: esistono i popolinoidi :)

  51. concordi con che? che qui non è chiaro

  52. (comunque stiamo “ingrossando” il klout di Popolino, così poi se ne può vantare al bar)

  53. no, no, esistono quelli che hanno seguito queste primarie senza essere bersaniani, renziani o puppatiani e continuano ad avere autonomia di giudizio.
    e che magari hanno anche votato in modo diverso da popolino.

  54. Parlo per me, ma anche io che ho votato Renzi non ho certo difficoltà ad ammettere che ci siano stati degli errori lungo la campagna elettorale. Questo non toglie che, secondo me, la proposta di Renzi fosse migliore di quella di Bersani.

    Sono osservazioni giuste, ma un po’ forzate e superficiali. Questi che hai elencato sono appunto errori di comunicazione (regole, rottamazione, ecc) che gli hanno sicuramente tolto voti, ma chi lo ha sostenuto non si è certo fermato al puro messaggio comunicativo. E se queste sono le critiche maggiori che vengono fatte a Renzi, beh, allora ha nettamente vinto! Anche perchè, da solo contro tutti, e con queste regole, era più facile perdere, che vincere. A me queste analisi della sconfitta fanno molto ridere: tutti sappiamo perchè Renzi ha perso, e non è certamente per errori di comunicazione, quelli forse hanno solo reso lo scarto maggiore.

    Comunque adesso la palla passa a Bersani, e vedremo se davvero metterà in piedi quel famoso piano di Bersani per candidare Bersani (se, come e con chi). Resta il fatto che Renzi si è guadagnato l’immagine di alternativa all’interno del PD, e anche i nonnini fan sfegatati di Bersani che ho cercato invano di convincere per strada mi hanno sempre detto “E’ meglio Bersani, più esperienza, ma Renzi dovrebbe fare il suo vice!”.
    Ovviamente Renzi non lo farà, e forse nemmeno glielo chiederà Bersani, ma questo la dice lunga sullo spazio che è stato capace di ritagliarsi, nonostante tutto.

    E io gli dico grazie comunque per averci provato.

    @davidereggiani

    PS: Ah, Renzi ha più volte ammesso molti di questi errori, anche nel suo discorso di domenica sera.

    Davide Reggiani
  55. ma adesso possiamo guardare avanti?

    Renzi voleva rottamare i parlamentari con più di 3 mandati. Ora,Civati ha fatto la battaglia per avere le primarie per i parlamentari (sì, l’ha fatta lui e da solo; a gennaio 2012, in assemblea nazionale, Bersani ha dovuto dargli la sua “parola d’onore” che, se non cambiava la legge elettorale, le si facevano – era convinto di riuscire a cambiarla; ora è tenuto a farle), finalmente si può fare una rottamazione vera, concreta. E voi ancora a rinfacciare a Paolo che lui e Civati non hanno sostenuto Renzi, che è stato il primo a scaricarli?  Basta, su

    silbi
  56. Ragazze e ragazzi, se posso, non vi accalorate tanto sul passato e pensiamo al futuro, perché la battaglia è ancora tutta da fare. Dalla parte di Bersani, che ancora stamattina manda Fassina in tv. Dalla parte di Renzi, che ieri mattina si è fatto rappresentare nientemeno che da Gentiloni a Rainews24. E non è, almeno per me, una questione di “persone”, ma di portato culturale.

    Quanto al commento di Dino Amenduni, che non è politico, ma si limita a fare il suo mestiere di tecnico della comunicazione, mi colpisce che il passaggio meno citato sia quello in cui sottolinea come la svolta nei sondaggi (a sfavore di Renzi) ci sia stata quando D’Alema ha annunciato che non si sarebbe ricandidato in parlamento. Per dire che l’intelligenza politica può albergare anche in chi ci piace di meno; ma, proprio per questo, bisogna tenerne conto.

     

    rita
  57. la sintesi è di quello che ha inventato il motto “rottama stocazzo”

  58.  

    Credo che il popolo della sinistra (che la sinistra magari cambiata c’è ancora) dà ancora valore ai contenuti, forse più che all’anagrafe. Lungi dall’amare la burocrazia e i culi di pietra incollati alle poltrone, amo ancora meno quelli che un giorno esaltano le politichealla Marchionne per prenderne le distanze all’ultimo momento.

  59.  

    voto e autonomia di giudizio non si può sentire..fanno a botte.

  60. Hai proprio ragione Paolo, allora per non offenderti uso le tue stesse parole (post del 24 giugno):

    “ Ora spiego, ma prima una cosa: non dovrei essere nemmeno vagamente sospettabile di simpatie per Bersani, ma non si sa mai. Allora preciso che non sto pensando di avvicinarmi a Bersani, non sosterrò Bersani, non voterò Bersani, non potrei mai, non lo farò mai, e sfido chiunque a trovarci qui fra quattro mesi per verificare quel che dico. Fine della precisazione.”

    Poi dire che siamo noi ad accusarti di tradimento … ah a proposito, ti commuovi perchè i bersaniani non ti accusano di tradimento ? Per forza, sei andato con loro, grazie al .. ! Poi a dirla tutta sapevo che tu non avresti sostenuto Renzi viste le visioni differenti, ma proprio Bersani ?? Scusa ma non c’era la Puppato del PD con l’ambiente, i diritti, le donne, gli F35 …”un altro mondo è possibile” ecc. ecc. Ma forse lei non aveva niente da dare in cambio, forse ti sei stancato anche tu di perdere col 2% ed hai passato quella linea rossa che capita a tutti i rivoluzionari di passare ad una certa età della vita … 

    Vabbè io scendo e ti saluto qui, buona fortuna. Sai a me dei politici piacciono 2 cose, l’onestà intellettuale e la coerenza (almeno quella a breve termine, una giravolta in 4 mesi è roba da Scilipoti…). Mi sembra che difetti un po’ di quelle, poi oh sarai sagace, arguto e combattivo e spiritoso, per carità …

    E ti do’ questa grande notizia, una minoranza del 40 % in democrazia conta eccome … mica è finita qui …

     

    Matteo_M
  61. Aridanghete. Son due anni che non condivido quel che fa Renzi, non quattro mesi. Dai che è finita, su.

    Ps: ho candidamente ammesso di aver cambiato idea sul mio voto – e solo sul mio, giacché non ho fatto campagna per nessuno, e quindi a gratis – e a ben vedere è l’unica cosa di quel post che, pur essendo la sola che dipendeva da me, non avevo previsto.

  62. Tu e Civati che votate Bersani è quanto di più incredibile si potesse immaginare qualche mese fa, ma si sa che il carro dei vincitori è sempre “sold out”

    Io ho tenuto il tuo post con lo schemino “vince Bersani” come una preghiera laica, e non riesco a vederci nessun buon motivo (a mio parere ovviamente) per la capriola di questi giorni.

     

    La libertà è sacrosanta, ma la diffidenza verso Renzi e il suo modo di muoverso pesano e peseranno sempre meno rispetto alla grande occasione persa rieleggendo Bersani e Orfini e Fassina ecc.

    Nicodemo in tal senso l’ho apprezzato molto, si sarebbe dovuto ingoiare l’amaro calice renziano, sopportare la tregua Civati Renzi e rivoltare questo partito chiesa, ma si è preferito accendere un cero alla speranza. Contenti voi

     

     

    Matteo Bastianelli
  63. Propongo un’analisi più fine: il cannone sparamerda era comunque già caricato e se non fosse stato Serra sarebbe stato quassicosa.
    Sul lamentarsi delle regole leggi l’ultimo post di Vassallo, quello che incensavi tanto.
    Il tuo modello di battaglia politica leale è stare zitti e non obiettare quando, in tanti contro uno, alcuni ti tengono fermo e i restanti ti menano…

  64. Per fortuna, invece, di certo le munizioni non sono mancate.
    Detto questo, cari ragazzi, voi non avete ancora realizzato che adesso bisogna tutti far campagna per Bersani, sempre che vi interessi stare nel Pd.

    Ps: Filippi’, siamo ancora qui che aspettiamo le scottanti rivelazioni che avevi misteriosamente promesso per lunedì 3, eh?

  65. Ok. Se hai in mente di dire qualcosa entro il 21.12 avvertimi con una settimana di anticipo almeno. Grazie.

    PB
  66. Quelli di Renzi non sono errori di comunicazione: la pensa proprio cosi’.

    Attacca il PD senza tanti distinguo tra D’Alema e chi cucina le salamelle perche’ per lui il PD e’ un tram. L’unico tram nel quale il conducente si sceglie con le primarie.

    Incontra la City de noantri di Serra & Co. perche’ il suo idolo e’ Blair, quello che, per accreditarsi, alla City, quella vera, si e’ prostituito.

    Sta con Marchionne senza se e senza ma e bacchetta la CGIL perche’ per lui i sindacati, anche se hanno 5 milioni di iscritti, sono reazionari, roba vecchia, del secolo scorso. Quel che conta e’ la liberta’ d’intrapresa e poi pazienza se deve ammettere, con anni di ritardo, che il Marchionne lo ha coglionato.

    E’ stato coraggioso e ha capito che poteva giocarsela, il Matteo, ma pensare di vincere, con queste premesse, era un tantino azzardato. E’ stato sconfitto dal voto d’opinione, di quelli che sono ancora dell’opinione che non vogliono morire democristiani, anche se il Matteo e’ piu’ bellino di Fanfani.

    Pero’ nel suo discorso di resa e’ stato equilibrato e quasi onesto, certo piu’ dei pasdaran che lo rappresentano qui.

    Kurtz
  67. ehm, Brunello, le primarie son finite, eh!

  68. Sono finite ma vale la pena riflettere in vista delle…. secondarie (quell’operazione politica ininfluente chiamata elezioni politiche: quelle vere, con urne, conteggi, certificazioni e successiva formazione del Parlamento)

  69. Credo che la maggior parte delle critiche non fossero sul fatto che Renzi abbia sbagliato in alcuni punti e che obiettivamente non potesse vincere.
    Le critiche sono sul fatto che in base a questo si decide di non votarlo. Poi magari ci si lamenta che non si chiedono “contenuti”.

    Riccardo
  70. Ma perché, Riccardo, secondo te io condividevo i contenuti, potevo votarli o sostenerli? Ma ti pare?

  71. “se la randellata” é quella che ha preso renzi, ti ricordo che persone a te vicine, se la sognano questa randellata se la sogneranno ancora per molto.
    Se ti riferisci alle critiche che hai ricevuto mi sembra evidente che l’improvviso filo bersanismo che hai manifestato alle primarie abbia lasciato piú di qualcuno con l’amaro in bocca…
    Poi ci sono altre cose importanti a cui pensare tipo i referendum interni al pd o la candidatura di ciwati alla segreteria…. Oh wait…

    Cesco broggi
  72. Nel tradizionale, ostinato sconfittismo che esala da taluni commenti qui sopra – prima ancora che nell’irrazionale pretesa di far votare un programma percepito come di destra a un elettorato che chiede da anni più sinistra – si incardina la ragione profonda dell’insuccesso di Renzi: la sfiga.

    Renzi ha avuto un’immagine di carrierista vincente fino a – diciamo – settembre inoltrato. Poi ha cominciato a emanare un’aura di carrierista perdente, all’inizio un po’ coperta dalla grafica in bicromia e grassetto maiuscolo, dalla mole dei finanziamenti ricevuti e dal disperato tentativo di sopperire alla carenza di qualità del messaggio con una sovrabbondanza di presenze televisive da fare invidia alla prima Polverini. Fino a quando l’inevitabilità storica ed estetica della sconfitta non si è pienamente delineata nell’immagine del giovane ex-scout con una faccia non abbastanza bad boy e un’incipiente mollezza nei fianchi, fino a quando l’indole passiva-aggressiva non è stata così evidente da far addirittura perdere, alla gioiosa macchina da guerra dei renziani, ventimila voti tra un turno e l’altro.

    (Anche Bersani promana sfiga, intendiamoci, ma è la stessa sfiga che promanano un po’ tutti i genitori di quell’età: una sfiga accattivante, giustificata dall’anacronismo, dall’impossibilità di usare registri linguistici diversi da quelli coi quali si è cresciuti, una sfiga che Crozza ha talmente estremizzato da sublimarla in altro, in simpatia)

    La sfiga che promanava dal susseguirsi di slogan via via più desueti e identici a milioni di altri slogan che i sedicenti e le sedicenti gggiovani – vero core del renzismo onlinez – chiudevano con “Adesso!” (slogan la cui vacuità ricorda l’altrettanto efficace “I care”), era pari solo alla sfiga evocata nell’idea di una grande chiesa che parte da che guevara e arriva fino a madre teresa. Una di quelle cose che alcuni ascoltavano con un lettore Cd portatile enorme a sedici anni, sentendosi fighi, mentre i loro compagni di classe limonano con le ragazze migliori. Renzi era uno tra quelli che non limonavano – e questo è stato evidente a tutti, da ottobre in poi. (#sischerza #mafinoauncertopunto)

    emanuele
  73. mi viene in mente quell’albume dei Negrita, “paradisi per illusi”,

    però un solo post di Filippini, mi aspettavo qualcosa di più

     

    A
  74. Renzi ha perso con il 40 %. Voi avete vinto con lo 0 %. Oggi festeggiate come dei parassiti la rinascita farlocca di Prossima Italia. Domani verremo a chiedervi il conto. Ricordatevi che se le cose andranno male, se ci sarà l’alleanza con Casini, quando avremo Vendola presidente della camera e nessun diritto per i gay, quando non sarà stato fatto nulla per i precari, ma solo per i garantiti, se la legislatura durerà due anni, saremo sotto a controllare che non scendiate dal carro dei vincitori quando starà per precipitare. Saremo coloro che vi aiuteranno a restare fedeli alla ditta.

    Giuseppe
  75. Tranquilli compagni che è tornato il nano, si fa l’alleanza con Bagnasco e si vota col Porcellum senza primarie per i parlamentari. Il PD prenderà il 27-28% senza maggioranza al senato e quindi si va dritti a un bel Monti-Bis. Secondo me di queste ne sbaglio qualcuna ma non tutte.  I periodi ipotetici del terzo tipo non servono a nulla ma mi consolo pensando che ho fatto la cosa giusta a votare Renzi: uno scenario peggiore  di così non avrebbe potuto materializzarsi mai.

    Il capolavoro sarà o quando Bersani richiamerà Renzi per risalire nei sondaggi e/o quando si siederà a trattare con lui i posti in lista. A quel punto i compagni Civati e Cosseddu di Prossima – ritornati irrilevanti nel giro di una settimana –  potranno tranquillamente tornare a un sano blogging democratico e cominciare a preparare la scalata al partito per il congresso del prossimo anno che li vedrà sicuramente protagonisti

    L'ottimista
  76. Caro Ottimista,

    Quando mai Civati e Cosseddu sono usciti dall’irrilevanza?

    Al massimo son due pezzi nuovi da mettere sul D’Alemone di Guzzantiana memoria.

     

    Marco S.
  77. E niente, volevo complimentarmi per come Matteo Renzi sa combattendo in prima linea e si sta spendendo per le primarie per i parlamentari. Un leone, e dire che pensavo usasse la questione solo come argomento elettorale e poi, dopo aver perso, sparisse senza fare un cazzo di niente.