4 MAGGIO 2012

Comunicazione di servizio

Ogni tanto, a stare in rete, si incontra uno scocciatore. Spesso, a dire il vero. Tipicamente, costui ha un blog suo, ma viene a scocciarti sul tuo. E sui social network, pure. Non gli va bene cosa scrivi, non gli va bene come lo scrivi, e però, non si sa perchè, non solo continua a leggerti, ma ci tiene particolarmente a dirtelo. Non c’è via di scampo: se rispondi, insiste; se ti spieghi, cambia argomento; se lo moderi, grida alla censura. Tanti ti chiedono come fai, a sopportarlo, e tu invece ci provi, a resistere all’impulso di cancellarlo dalla tua vita digitale. Ma può andare avanti all’infinito, senza mai stancarsi, lui. Io invece mi stanco, e così da oggi cancellerò sistematicamente uno scocciatore in particolare – i lettori di Popolino capiranno forse a chi mi riferisco – e lo farò a partire da questo preciso momento, sperando che alla lunga desista. Gesùmmio, lo spero proprio.
E’ un intollerabile attacco alla libertà d’espressione? Secondo me no, perché il tizio continua ad avere il suo blog, dove può scrivere quello che gli pare, e dove per inciso avrebbe potuto farlo sin dall’inizio. Secondo voi sì? Me ne dispiaccio sinceramente, ma non cambia la regola d’oro secondo cui “casa tua, regole tue, casa mia, regole mie”. Come peraltro ho scritto qui quando ho aperto Popolino.
Non sono contento della decisione, ma sollevato sì, potete scommetterci.
E se non mi credete, posso farvi amministrare Popolino per un mesetto. Poi ne riparliamo.

  1. l’ho bloccato persino io… è un uomo un pochettino pernicioso

  2. Ho già detto come la penso nei commenti al post precedente. Certo, seguendo le “regole” di mr Scocciatore dovrei scrivere il suo nome. Così, per approfondire più del titolo fulminante.

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