23 GIUGNO 2011

Scopri le differenze

ventoLungi da me la paternale moralista, però i casi sono due: o facevano il manifesto femminile raffigurante i capelli della ragazza scompigliati dal vento, e allora ci stava la cravatta svolazzante della versione maschile. Ma se invece come primo soggetto si è optato per una gonna alzata, non si capisce perché il secondo non debba essere una patta aperta.

(E anche questa brillante campagna la mettiamo nel conto con le maniche rimboccate, i loghi infelicemente ammiccanti all’avversario e i 20 milioni di euro che il Pd spende in propaganda ogni anno, a fronte di oltre 50 di debiti. Soldi ben spesi, proprio)

  1. Oppure potevano scegliere una cosa del genere…

    utente anonimo
  2. A questo punto meglio una foto di Tafazzi!

    E' inutile, non sappiamo Vincere!
    Che tristezza…

    utente anonimo
  3. Anche questa funzionava:

    utente anonimo
  4.  approvo la proposta del kilt

    utente anonimo
  5. Forse perchè il vento di solito non apre le patte?

    utente anonimo
  6. Di solito no. Ma un vento molto molto forte…

  7. Il vento che alzava le sottane di un prete avrebbe risolto tra le due e rilanciato l'anima cattolica del PD.

  8. "già c'è fuori il pendolone, fischia il vento nel calsone. Olé… olé…"

    Lo Sputtanamento, Cochi e Renato

    Fav1

    utente anonimo
  9. Guarda le maniche e le mani del manifesto di sinistra: sono quelle dell'uomo nel manifesto a destra. Stavolta sono stati bravi, hanno ripreso la stessa persona in due metà, e ne han fatto due manifesti differenti. Quello di sinistra è un uomo con la gonna, non una ragazza. Lo stesso che sopra porta camicia e cravatta.

    utente anonimo
  10. ma ve la ricordate la prima pubblicità dell'Unità dell'era di Concita De Gregorio?
    Se si fanno i peli a questa pubblicità per piacere andate anche a chiedere conto alla direttrice di quella, plis.

    Lorenzo

    utente anonimo
  11. #9, neanche per sogno. La ragazza indossa una maglia bianca, l'uomo una camicia. Non diciamo cazzate.

  12. pare in effetti che le gambe siano di un uomo, ma nessuno ha colto…quindi il risultato è lo stesso!!
    Michela
    http://www.facebook.com/#!/cristiana.alicata/posts/10150228386147838

    utente anonimo
  13. leggendo i commenti allo status di Cristiana invece è emerso che non c'è nessuna Drag Queen coinvolta….ma una bella ragazza…
    http://www.istockphoto.com/stock-photo-16232290-woman-in-a-pink-dress.php?st=f88be62

    http://www.istockphoto.com/stock-photo-16231685-female-legs.php?st=5304829

    michela

    utente anonimo
  14. Se è così – e a questo punto è così, non dubito – è peggio. Perché non si capisce. E non è che puoi fare una campagna di comunicazione e poi dire alla gente che se non capisce è colpa sua. La comunicazione dovrebbe servire esattamente a ottenere l'effetto opposto.

  15. #13, ecco, perfetto. Per una volta che sto buono e mi fido…

  16. Dai, il riferimento è all'immagine di Marylin, che c'è di male…

    Marino

    utente anonimo
  17. rifaccio notare che la pubblicità della Concita era questa qui (anche questa è una minigonna e a volere essere precisi copre pure di meno di quell'altra) e ai tempi nessuno sollevò un ciglio.

    utente anonimo
  18. eppoi checcazzo! fare vedere le gambe di una ragazza deve essere oltraggioso?!?

    Lorenzo (anche quello di sopra che si è dimenticato di firmare ero io)

    utente anonimo
  19. Il post inizia così: "Lungi da me la paternale moralista". E non è un caso. Il punto è che: trattasi di una campagna di comunicazione di merda, e stop, e anche quella dell'Unità sollevò un casino inverecondo, altro che "nessuno sollevò un ciglio".

  20. La storia che è un uomo quello con la gonna è uno scherzo (a mio parere sgamabilissimo) di Cristiana Alicata, che usa questo modo ironico per criticare l'arretratezza di parte del Pd:

    "Le donne radical-chic cadono nello scherzo del PD Roma. in realta' e' un uomo ad indossare la gonna e una donna ad indossare la cravatta. I manifesti fanno infatti parte del progetto antiomofobico e anti intolleranza contro la diversita' di cui il PD Roma (escludendo buona parte della Consulta delle Donne Separatiste) e' avanguardia. :-) "

    utente anonimo
  21. Ragazz* ci stiamo facendo sghignazzare dietro. Non è che essere di sinistra significhi alambiccarsi il cervello ad ogni passo che si fa? Mi sa che siamo un pó scottati dal beceraggio culturale di Berlusconi e questo ci ha reso un pó troppo sensibili all’argomento. Guardiamo le cose per come sono, please.
    Frapax

    utente anonimo
  22. tutto interessante… ma se poi il vento si placa ? come fanno a inventarsi un'idea altrettanto efficace ?
    uffa non riusciamo neppure più a fare il festival degli aquiloni a bielmonte.

    Un saluto da un condannato in appello.

    utente anonimo
  23. Dal punto di vista della comunicazione a mezzo immagine, una qualche differenza c'è.
    L'immagine usata nella campagna dell'Unità era sfrontata e, credo, volesse, rappresentare la sfrontatezza, appunto, di una ragazza libera che ha belle gambe e lo sa e si mette la minigonna perchè le sta bene, non per accondiscendere allo sguardo maschio, ma per il piacere di sentirsi libere e belle. Senza timidezza.
    La pubblicità di oggi è filtrata dallo sguardo maschile, la pudicizia di far vedere le gambe (oddio, le gambe… e i calciatori allora???) è indotta dallo sguardo maschile, che già intravede le mutande e vuole tanto che la donna si vergogni un po'…
    c.

    utente anonimo
  24. Ohibò, voi commentatori siete arguti oltre ogni mio pensiero.
    E io che mi credevo che la strategia comunicativa si radicasse nell'allusione al vento-peto che fa sollevar la gonna…

    Del resto, a casa pd l'aria è talmente stantìa che anche una semplice loffa potrebbe portare ossigeno. misto a zolfo ma pur sempre ossigeno…

    Acciuga DaBagna

    utente anonimo
  25. Il bello per me di tutta la polemica, oltre agli esilaranti "contrordine compagni" che scattano ad ogni affermazione smentita dai fatti (è uno scherzo, no sono le gambe di una drag queen, no è una citazione colta) è che un paio di giorni prima una mia amica di Torino mi aveva passato questa meritoria iniziativa del comune di Torino, portata avanti dal consigliere PD Marta Levi: http://www.martalevi.it/wordpress/2011/04/19/svendi-il-mio-corpo-tieniti-i-tuoi-prodotti-2/
    Il PD romano vuole rappresentarsi con un paio di gambe femminili al vento? Contenti loro. Che non si lamentano poi se qualcuno (o più di qualcuno) non li vota: la risposta (una delle tante risposte) era dentro di loro.

    cy

    utente anonimo