20 GIUGNO 2011

Erano in tre o quattro

Una notevole intervista a Massimo D'Alema – sintesi di un dialogo che è avvenuto sul palco della Festa della Politica di Bagnacavallo, giorni fa – pubblicata sul Post dal suo direttore, Luca Sofri. Notevole sotto molti punti di vista: scritta in modo notevole, lunga in modo notevole, notevole per il tono. All'altezza dell'uomo che amiamo odiare, insomma.
E pure, come era inevitabile visto l'autore delle risposte, alternativamente divertente e agghiacciante in modo notevole.
Ecco un passaggio divertente (quelli agghiaccianti ho timore di riportarli, ve li lascio scoprire da soli): «Io gli voglio veramente bene (a Nichi Vendola, NdP), ho con lui un ottimo rapporto personale, totalmente riguadagnato. Anche perché lo conosco dal ’75, ’76, lui era uno dei miei contestatori: io ero segretario della FGCI e lui ai congressi mi votava contro. Siccome erano in tre o in quattro, io ci ho fatto amicizia sin da allora, perché sono sempre stato incuriosito dalla forza delle personalità: a quel tempo ci voleva personalità per votare contro il segretario».
Un ottimo rapporto personale, insomma: figuriamoci se gli stava sulle balle, e chissà che espressione micidiale aveva, in volto, mentre lo diceva. Ma la delizia sono i "tre o quattro" che gli votavano contro. Puro minimal Max.
Anche se, mi pare, si è scordato di aggiungere che da allora quei numeri sono un po' cambiati.

  1. Più che un'intervista una biografia, Sofri prossimo direttore dell'Unità?
    Bagnacavallo, che l'erba cresce…
    bosnic

    utente anonimo