22 FEBBRAIO 2011

Ci si sono magnati

(…) Altri di quella generazione hanno reagito allo stesso modo, ciechi rispetto all’essere stati digeriti non solo da Sanremo ma dall’Italia che altrimenti sostengono di disprezzare. Succubi di una cultura che da una parte contestano e dall’altra desiderano li accolga. Incapaci di vedere che esserne accolti significa scendere a patti con le sue mediocri misure. Sanremo non si è spostata di una virgola, sono loro ad esserci entrati con tutte le scarpe. E così nell’Italia di oggi: la cui cultura devastata si ricostruisce in nuovi luoghi e migliori, non entrando nei baccanali con le proprie clarks e pensando che i baccanali diventino per questo splendenti. Si esce con le clarks inzaccherate senza accorgersene, come quando qualcuno sostenne che la vittoria di Vladimir Luxuria all’Isola dei Famosi fosse una grande vittoria per i diritti dei gay.
È abbastanza scemo che il terreno di competizione tra un’idea di sinistra e un’idea di destra sia stato spostato fino a Sanremo, misero terreno. Ma sommamente scemo è pensare che la competizione sia stata vinta dalla sinistra: ci si sono magnati.

(Il post integrale è su Wittgenstein)

  1. lì per lì mi son detta: ecco che esce il solito Paolo cinico.
    Vado ad ascoltare la canzone. La trovo effettivamente sgradevole all’ascolto. Sia musicalmente che a livello di testo. Mi dispiace per Vecchioni e per noi.
    Ci si sono magnati.

    Marta Bruschi

    Marta Bruschi
  2. Perchè in uno spazio così seriamente politicamente impegnato, in un tempo in cui l’Italia ha uno stivale nella democrazia e l’altro nella dittatura, con politici di destra e di sinistra che non hanno alcuna intenzione di prendere in considerazione la legge sul conflitto d’interessi per salvare il salvabile, perchè gli avvocati vogliono continuare a fare gli avvocati, la sinistra ad occuparsi di banche, commercio e assicurazioni e berlusconi ad arricchirsi facendo i suoi interessi e ipnotizzando i deboli con la tv,
    perchè in un paese alle sfascio, con una forte propensione al fascio, ci occupiamo di tali cazzate?

    fausto fabiano

    Fausto Fabiano
  3. Fausto, tutto è importante e nulla è importante. Io di pensare a B. 24/24 non c’ho voglia, e tra l’altro non lo trovo neppure utile. Fallo tu per me, hai voglia? Grazie.

    paolocoss
  4. Hai ragione, basta berlusconi, parliamo di Fassino sindaco, nient’altro di meno stantio? Se ricordo bene su Fassino c’era un bel conflitto d’interessi per le Coop o per la Unipol, non ricordo più.
    Possibile che Torino funzioni come Sanremo, non posso credere che nel capoluogo piemontese non esiste una mente più giovane, più fresca, più brillante della muffa politica, che ci viene proposta.

    Fausto Fabiano

    Fausto Fabiano