26 SETTEMBRE 2010

Voce del verbo propalare

Lo so, a volte mi fisso sulle cose come un matto. Ma sopportatemi. Ho visto, come molti, il video di Fini che ha tenuto in attesa i mezzi d'informazione (e i server), ieri. Ero curioso non solo per il contenuto, ma anche per il medium scelto, essendo tra quelli che da tempo pensano che la rete andrebbe usata di più, anche dalla politica, e specie in un Paese in cui tivù e tradizionali mezzi d'informazione funzionano come funzionano.
Non ho cose particolari da dire a proposito dei contenuti, e ho trovato il discorso piano, comprensibile, anche se molto passivo rispetto alle potenzialità del web. Poi, al minuto 6:09, Fini ha usato il verbo "propalare". Sta per "render noto", e si riferisce alla campagna diretta in questi mesi contro il Presidente della Camera. Non è certo una forma d'uso comune.
Ed è curioso, perché durante la puntata di Anno Zero di tre giorni fa, mi era capitato di notare con un amico un particolare amore di Italo Bocchino proprio per il verbo propalare, che ha infilato ben tre volte nei suoi interventi. Questo mi fornisce un indizio su chi ha scritto l'intervento. Soprattutto, mi dice qualcosa su certi rivoli di effetti collaterali del cambiamento in atto: da "mi consenta" a "propalare".
Non sono certo sia un gran miglioramento. Linguisticamente parlando, s'intende.

  1. Confermo, sei matto.

    utente anonimo
  2. Propalare = lanciare palate, di merda o altra sostanza fetida e appiccicosa, in favore del lanciatore che in quella materia prima sguazza e che generosamente distribuisce a scopo alimentarnutritivo soprattutto agli amici (ché i nemici ne hanno in abbondanza di propria).
    Origine = B. di Berlone: materia prima allo stato solido prima del lancio contro il ventilatore in  pacchi confezionati con carta dei giornali di famiglia.
    Sinonimi = nello sport: Milan (voce contestata e fungibile); in politica: Bossi (presso altro letamaio va imponendosi il sinonimo Veltroni); in letteratura: Moccia; in arte: Piero Manzoni; in televisione: la televisione (con variante Minzolini come stronzo sovrano).
    (dal "Vocabolario della Seconda e Ultima Repubblica" edito da Merdadori a cura di Cambronne Feltri e Ubu Roi Belpietro)

    deiector minor

    utente anonimo
  3. Ma tu e Sofri vi telefonate per mettervi d'accordo?

    http://www.wittgenstein.it/2010/09/26/fini-e-luso-della-rete/

    utente anonimo
  4. Sono sicuro che il discorso di Fini sia completa farina del suo sacco, non ha bisogno di farsi scrivere il discorso da nessuno ,anzi, potrebbe scriverne anche ad altri. L'ho trovato ottimo discorso ma sopratutto chiaro e nitido, all'insegna della normalita' . Il fatto che abbia usato la rete e' senz'altro positivo piuttosto che le grancasse stonate dell'informazione di oggi. Un appluso a La 7 che invece ne ha dato anche in televisione ampio risalto.

    utente anonimo