27 LUGLIO 2009

C’è un medico in sala?

I big del Pd biellese sembrano ormai tutti schierati, chi con Franceschini e chi con Bersani. Nessuno con Marino, per ora. Meglio così: come fai a chiedere un ricambio se tu per primo dovresti farti da parte?
Il rimescolamento c’è stato, minimo, tra un fronte e l’altro, gli schiaffoni han già cominciato a volare, ma a distanza, con le accuse di tradimento. Qualcuno pensa di far campagna precongressuale standosene ben lontano da Biella, e dai circoli, perché è molto più interessante andare ad applaudire il potenziale segretario nazionale. E così facendo, lasciano ai soldati semplici, tra reclute sbarbate e reduci invalidi, il compito di far la guerra da generali: di nuovo, meglio così.
Tra i giovani, a parte un caso eroico, nessuno ha avuto il coraggio di fare una scelta di rottura, e se non si rompe a vent’anni non si rompe più: questi ragazzi sono vittime di una colossale sindrome di Stoccolma, per curarli servirebbe un medico, uno bravo.
Sta arrivando, in effetti.

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