22 APRILE 2009

Bene, altre idee?

cartaQuesta è l’apertura dei principali giornali italiani on line, in questo momento. Ed è una cosa che mi manda ai matti.
La notizia (secondo la percezione di questi giornali, la più importante, ora) è che un Presidente della nostra Repubblica, nel caso in esame si tratta di Napolitano, difende la Costituzione. Come ieri, e l’altro ieri. E un mese fa. In pratica, è la sua principale occupazione: credo sia proprio scritta, da qualche parte, nella definizione del suo mandato: "il Presidente della Repubblica difende la Costituzione", o qualcosa di simile.
A me va benissimo, intendiamoci, io amo la Costituzione. Non deve convincermi.
Per me equivale a dire "viva la cioccolata": chi non ama la cioccolata? Ecco, se qualcuno c’è, dubito che cantarne le doti giornalmente serva come opera di convincimento: l’ha assaggiata, non gli piace. Fine della discussione.
D’altro canto, come dicono quelli raffinati, è vero che c’è chi vuole farne strame (della Costituzione, non della cioccolata). Serve a qualcosa che Napolitano lanci verso di loro moniti giornalieri, soprattutto considerando che per il suo ruolo super partes neppure può citarli direttamente?
Non credo: chi la ama continuerà ad amarla, chi vuole stracciarla proseguirà nel tentativo.
E allora, forse, un nonno buono istituzionale che lancia richiami generici non è che serva poi molto, oggi, a questo Paese, a meno che non si armi di coraggio e non vada un po’ oltre una rappresentazione così letterale del suo incarico.
Prenda, l’agenda, Presidente: il lunedì difenda la Costituzione, per iniziare la settimana nel migliore dei modi. Poi passi ad altro, si renda conto che tutti noi affrontiamo una serie di problemi molto concreti in cui la politica non ci è molto d’aiuto. Certo, siamo liberi e democratici grazie alla Carta, e lei riterrà che non dovremmo darla per scontata, io invece lo vorrei proprio, un Paese in cui il concetto che "tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge" è diventato banale. Se non lo è – e decisamente non lo è – allora evidentemente questo tipo di difesa generica non è sufficiente, bisogna scendere un po’ di più nei dettagli, magari coniugandola a quegli aspetti quotidiani volgarmente materiali della vita di tutti che nei tempi che viviamo segna la tragica distanza tra gli alti principi fissati dalla Costituzione e la loro mancata applicazione nel mondo reale.
Ecco che allora il martedì potrebbe denunciare una spesa pubblica fuori controllo, in cui peggiorano i servizi ai cittadini ma proseguono indisturbati gli sprechi e le clientele. Il tutto messo in conto al contribuente.
Mercoledì potrebbe dire due parole sull’informazione generalista e su come i gruppi di potere che la controllano in un clima sempre più irrespirabile la usino per tenere l’Italia in uno stato comatoso.
Giovedì potrebbe dire due parole sui giovani, signor Presidente, giovani che magari non conoscono così bene la Costituzione quanto altri che affermano di rispettarla, ma godono degli stessi diritti di tutti. Sono certo che a questi ragazzi piacerebbe ogni tanto sentir parlare anche in difesa dei loro interessi, e non solo l’assordante grancassa delle corporazioni e delle categorie che difendono i propri sempre più irreali privilegi.
Venerdì, se ha voglia, si faccia spiegare due cose da un nipote, e chieda che in Italia l’informatizzazione sia più diffusa, e l’accesso a internet più capillare.
Lo faccia, Presidente. E nel weekend si riposi pure.

  1. Fra il difenderla e lo stracciarla, però, c’è l’idea di migliorarla, e toglierne le ruggini accumulate in più di 60 anni, ormai, non credi?

  2. Diciamo che nel post mi sembrava di aver messo già abbastanza carne al fuoco, e avendo espresso una posizione che non mi sembra sia molto popolare non volevo aggravarla ulteriormente…