10 APRILE 2009

Decidiamolo col televoto

Non potendo aspettare i mesi che serviranno al Governo per fare qualche stronzata nella gestione della ricostruzione – molto probabile, diciamo, anche considerati i precedenti – i media antagonisti non sanno bene quali argomenti usare per dare addosso a Berlusconi sin da oggi.
La spazzatura serve subito, che le macerie ancora fumano, e così si raccatta un po’ tutto quel che si trova in giro, con un rispetto dell’obiettività dell’informazione e del lettore pari a zero. Così, non essendo abbastanza sconsiderati da criticare quei soccorritori che si stanno facendo un mazzo quadro, per quest’operazione di sciacallaggio ideologico hanno deciso di usare la storia dell’ormai celebre tecnico Giuliani. Ben sapendo che la pretesa di prevedere i terremoti – non solo in modo preciso, ma anche utile – puzza di baggianata da un miglio, non la sventolano come un vessillo, ma la buttano nella discussione quasi con noncuranza, lasciando che sia poi la furia incontrollabile della vox populi a far strame del buon senso e del rigore scientifico.
Lo ha fatto ieri sera Michele Santoro, la cui linea editoriale è sempre più "parlarne male, purché se ne parli male", e lo fa oggi l’Espresso, in un articolo che non serve a nulla e che si limita a dire: "Tu cosa ne pensi? Lascia il tuo commento".
Allora la mia proposta è questa: conosco un tale secondo cui la Luna è in realtà fatta di formaggio olandese. Gli avrei consigliato di andare in biblioteca e farsi una cultura, ma ho cambiato idea: facciamolo decidere dagli spettatori col televoto.

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