3 APRILE 2009

Storie di ordinaria editoria

Jimmy-CorriganSull’ultimo numero di Linus – non ancora on line – l’editor della bella collana Strade Blu di Mondadori, Edoardo Brugnatelli, viene intervistato da Michele R. Serra a proposito del crescente interesse intorno alle graphic novel. il romanzo grafico sembra essere uscito dal recinto delle fumetterie e degli editori specializzati per occupare sempre più spazio sugli scaffali delle librerie (e addirittura delle edicole).
Gli editori di varia stanno cercando di cogliere e incentivare questo interesse, dai grandi a piccoli: i primi che mi vengono in mente, oltre a Mondadori, sono Rizzoli, Guanda, Fandango, Alet, Einaudi. Non che prima non fossero presenti nel medium, ma si limitavano a una serie di riproposizioni completamente asservite a quel comparto critico-fumettistico italiano nato negli anni Settanta: Manara, Moebius, Magnus, Toppi, Pratt, Pazienza. O, al limite, Topolino e Peanuts. Niente di male, per carità, ma nel frattempo sono successe tante cose nel mondo dei comics, dopotutto Contratto con Dio di Will Eisner è del ’78, e tra due capostipiti come Maus e Persepolis in mezzo c’è davvero molta roba bella che in Italia è ancora inedita. E’ un’editoria fatta di piccoli numeri, ma del resto tutto il settore oggi è così: ieri si stampavano 10 romanzi da un milione di copie, oggi per mantenere quei volumi ne escono mille da diecimila copie l’uno. E’ la long tail, bellezza.
Per i lettori è una manna, e fa piacere apprendere da Brugnatelli che in autunno – in una coproduzione tra Mondadori e Coconino che Igort racconta qui - uscirà finalmente anche in Italia il capolavoro di Chris Ware, Jimmy Corrigan, un’opera assolutamente fondamentale e sperimentale che non poteva restare inedita in un Paese come il nostro, tra i più vispi al mondo per interesse e produzione fumettistica.
Quello che, giustamente, Brugnatelli non racconta è il processo un po’ particolare che ha caratterizzato l’arrivo in Italia dell’opera. 
Nella primavera del 2007, infatti, il volume comparve nel catalogo e tra i preordinabili di quasi tutte le librerie on line d’Italia, come dimostra la copertina che vedete qui sopra, e che è in una cartella del mio Mac da allora. Quelli di Unilibro, che evidentemente non aggiornano molto spesso i loro database, ce l’hanno ancora, con tanto di codice Isbn e prezzo (che temo sia più basso di quel che sarà realmente). Sui computer della Feltrinelli di Biella risultava in uscita il 15 giugno: io lo ordinai un giovedì, e mi dissero che Mondadori l’avrebbe consegnato «lunedì, martedì al massimo». Invece il libro non arrivò mai, con le commesse sempre più perplesse che non sapevano cosa dirmi.
Dopo un po’, il libro sparì dai siti e dai computer delle librerie. Scrissi a Luca Sofri - conoscendo la sua passione per i fumetti – e gli chiesi se ne sapeva qualcosa: lui interrogò direttamente Mondadori, e gli risposero che stavano ancora trattando i diritti.
Come sia possibile che un libro fosse già annunciato, che ne esistessero addirittura una copertina e un codice quando ancora non si sapeva se si sarebbero ottenuti i diritti per pubblicarlo, questo per me resta un mistero. Nel frattempo, in qualche punto della rete che ora non trovo più, qualcuno riportò come mero gossip la notizia che in realtà i diritti erano stati acquisiti da Coconino, e che Mondadori si era mossa per conto proprio senza considerrare (o forse senza sapere) questo dettaglio. La notizia mi era sembrata un po’ strana, ma va anche detto che di storie simili, in cui grandi aziende vanno dritte per la loro strada senza curarsi se procedendo calpestano quelle piccole, beh, se ne sono sempre sentite.
Ora che l’uscita dell’opera sembra finalmente ufficiale, e che si rivela essere una coproduzione proprio tra questi due editori, per una piccola personale curiosità, mi piacerebbe sapere come sono andate davvero le cose. Se è stato tutto un disguido maldestro, o se davvero si è combattuta una piccola rissa per un libro che venderà tra le cinque e le diecimila copie (ma più verso le cinquemila che verso le diecimila). Forse è una storia che qualcuno racconterà.

  1. Interessante, ma come ti riconosco che non so chi sei?

  2. se ti vedo ti vengo a salutare io, bye

    anonimo